Coronavirus Toscana, l'ordinanza, "Pari assistenza e cura anche agli studenti stranieri"

La firma del presidente Enrico Rossi

Persone con la mascherina in piazza Santa Croce (New Press Photo)

Persone con la mascherina in piazza Santa Croce (New Press Photo)

Firenze, 2 marzo 2020 - Assistenza e cura pari a quelle che ricevono i toscani per tutti gli stranieri soggiornanti nel territorio regionale per motivi di studio, ricerca e insegnamento e turismo. Questo recita il testo di una ordinanza firmata dal presidente della Regione Enrico Rossi per tutelare i tanti ragazzi che studiano appunto in Toscana. Una risposta ai 16mila studenti stranieri che ogni anno arrivano in Toscana, di questi 10mila solo su Firenze. In altre parole la Toscana da sola richiama oltre la meta' dei 30mila ingressi per motivi di studio, provenienti soprattutto dal Nord America.

''Questa ordinanza - prosegue Rossi - è fondata su due ragioni. Anzitutto, la salute è una questione individuale e collettiva che non conosce confini e provenienze geografiche. Poi c'è una ragione di natura economica. Come ci dimostra uno studio dell'Irpet, le sole università straniere, in Toscana, generano un indotto economico e occupazionale di circa 150 milioni di euro all'anno, per almeno 3 mila posti di lavoro, che in caso di blocco o sospensione delle attività rischierebbe di lasciare a casa migliaia di persone. Ancora più significativi i numeri del turismo, che contano oltre 4 miliardi di euro l'anno per oltre 40mila posti di lavoro".

Gli studenti stranieri avranno accesso agli stessi percorsi di prevenzione e cura che hanno i toscani. Anche per loro varranno le stesse condizioni: provenire da aree sottoposte a misura di quarantena, o essere stati in relazione stretta e prolungata con un caso positivo, e in presenza di evidenti sintomi influenzali e respiratori.