Firenze, 30 gennaio 2021 - Sono 603 i nuovi casi di coronavirus in Toscana. Calano i ricoveri, seppur leggermente, mentre il tasso positivi / tamponi ha un leggero rialzo. Questo dice il bollettino diffuso dalla Regione. Bollettino Covid 30 gennaio Toscana, leggi tutti i numeri
Le anticipazioni di Giani
"I nuovi casi positivi Covid registrati in Toscana sono 603 su 15.857 test di cui 9.948 tamponi molecolari e 5.909 test rapidi", aveva anticipato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, sulla sua pagina Facebook.
Intanto, la Toscana anche la prossima settimana sarà in zona gialla. Lo ha annunciato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, dopo un colloquio con il ministro della salute, Speranza. "Non abbassiamo la guardia _ dice il presidente della Toscana, Giani _ dobbiamo limitare il più possibile i contagi. Continuiamo a portare la mascherina, tenere le distanze, igienizzarsi spesso le mani ed evitare assembramenti. Restarci dipende da ciascuno di noi, manteniamo tutti insieme la #ToscanasiCura".
Quindi, come detto, la Toscana anche la prossima settimana sarà in zona gialla. Lo ha annunciato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, dopo un colloquio con il ministro della salute, Speranza. Qui il bollettino del 28 gennaio/ Bollettino del 27 gennaio / La percentuale dei positivi sul totale dei primi tamponi
Operaio ucciso dal covid a 47 anni
Il dolore degli amici: "Stava benissimo e non aveva problemi. Ha lottato per oltre due mesi". QUI L'ARTICOLO
Lucca, impiegata 46enne muore due mesi dopo il padre
Lutto a Montecarlo per la scomparsa di Sabina Grossi: aveva altre patologie. Anche il papà Rolando era deceduto a metà novembre per Covid. QUI L'ARTICOLO
Positivi al Covid e adesso introvabili. Hanno dato false identità
Prato, dopo il contagio diventano fantasmi. C’è un giallo attorno ai 25 cittadini orientali risultati positivi martedì: 10 di loro non si trovano più. QUI L'ARTICOLO
Covid, in Toscana un esercito di medici e infermieri per somministrare i vaccini
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In Toscana raggiunte 100mila vaccinazioni
"Abbiamo raggiunto ora le 100.000 vaccinazioni anti Covid in Toscana. Se le consegne saranno regolari, la prossima settimana completeremo i richiami e ripartiremo con le somministrazioni delle prime dosi". Lo annuncia su Facebook il presidente della Toscana, Eugenio Giani.
Uffici postali, alcuni ritornano a orari pre-covid
In Toscana sono 84 gli uffici postali che torneranno ai giorni e agli orari di apertura pre- covid: 55 in questi giorni e 29 a partire dal 15 febbraio. Dopo tale data, gli uffici postali a orario ridotto saranno poco più di cento. E' quanto è emerso nella riunione tenutasi tra l'assessore regionale Stefano Ciuoffo e il responsabile Mercato privati macro area Centro nord di Poste Italiane Giovanni Zunino, richiesto dalla Regione in seguito alle sollecitazioni di sindaci e cittadini. Alla riunione era presente anche il direttore di Anci Toscana Simone Gheri. Gli uffici postali, come noto, hanno subito una serie di chiusure e restrizioni a causa della pandemia che, per Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna ha voluto dire 1189 uffici chiusi nel primo lockdown, che oggi stanno gradualmente riaprendo con l'allestimento nei vari uffici postali di dispositivi di sicurezza e anti-contagio per clienti e lavoratori.
Vaccini
È stata consegnata la quinta fornitura di 29.250 dosi di vaccino anti Covid-19, prodotto e commercializzato dalla Pfizer-BioNTech, con il quale procedono, come da calendario, le somministrazioni delle seconde dosi per i cosiddetti richiami. “La sospensione delle prime dosi è stata una scelta di responsabilità - spiega il presidente Eugenio Giani - per garantire i richiami agli oltre 70mila toscani che hanno già ricevuto la prima somministrazione con Pfizer. A inizio della prossima settimana è prevista una nuova consegna”. Dall'inizio della campagna di vaccinazione, alle 16 di martedì 26 gennaio sono state utilizzate in tutto 95.117 dosi di vaccino (fra prime dosi e richiami), di cui 15.588 nelle Residenze per anziani.
Giani: "Serve una produzione italiana di vaccini"
Intervento del presidente della Toscana QUI L'ARTICOLO
Il nuovo cronoprogramma delle vaccinazioni
Dati incoraggianti: Toscana in zona gialla fino al 6 febbraio. QUI L'ARTICOLO
Toscana, il Consiglio regionale: "Valutare azione legale contro Pfizer"
Mozione approvata all'unanimità QUI L'ARTICOLO
Le confessioni religiose della Toscana: appello perché tutti si vaccinino
Intervento delle confesssioni religiose e tradizioni spirituali. QUI L'ARTICOLO
Rsa Santa Caterina, i decessi salgono a dieci
Sono dieci i decessi alla Rsa Pio Istituto "Santa Caterina" di Prato, dove nelle scorse settimane è scoppiato un focolaio di Covid che ha interessato la quasi totalità degli anziani ospiti e buona parte degli operatori. QUI L'ARTICOLO
Varianti, parla il prof. Rossolini
Il professor Rossolini, di Careggi, fa il punto della situazione sulle varianti Covid. QUI L'ARTICOLO
"Io, vaccinata a 99 anni. Una cosa necessaria"
Parla nonna Pia Bice Carlotti, a Pisa. Vaccinata a 99 anni. QUI L'ARTICOLO
"Anticorpi monoclonali a disposizione entro maggio"
Lo conferma Rino Rappuoli, Chief scientist di Toscana Life Sciences direttore scientifico e responsabile della attività di ricerca e sviluppo esterna presso GlaxoSmithKline (GSK) Vaccines di Siena. QUI L'ARTICOLO
Asl Toscana Nord Ovest, dopo mesi un giorno senza decessi
Una buona notizia in questa domenica 24 gennaio dai dati dell'Asl Toscana Nord Ovest: dopo mesi non ci sono decessi per coronavirus. Per quanto riguarda i
Vaccino anti-Covid, in chiusura le pre-adesioni per operatori sanitari e socio-sanitari
Vaccino anti-Covid: si chiudono lunedì 25 gennaio, alle ore 12, le pre-adesioni della fase 1 per tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari delle strutture pubbliche e private accreditate, per il personale delle Rsa e per tutti gli altri professionisti sanitari, anche privati, operanti in Toscana. La possibilità di pre-aderire è rivolta anche a coloro che non hanno potuto farlo in occasione della finestra aperta tra il 15 e il 18 dicembre 2020, se appartenenti alle categorie indicate. La riapertura delle pre-adesioni, ovvero le manifestazioni di interesse rispetto alla volontà di vaccinarsi per gli aventi diritto in questa fase, è finalizzata a garantire la miglior organizzazione possibile. Ciò anche al fine di gestire nel modo più efficace le prossime riaperture delle prenotazioni per la somministrazione delle prime dosi, in relazione alla progressiva disponibilità di vaccini.
Giani: "Pfizer ci ha messo in difficoltà"
"La Pfizer ci ha messo un po' in difficoltà perché ci aspettavamo di essere già ad un numero superiore di persone vaccinate ma sapere che settantacinquemila toscani hanno già avuto il vaccino e giorno dopo giorno hanno il richiamo ci mette nelle condizioni di diminuire il numero delle persone a rischio". Lo ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook parlando delle recenti difficoltà riscontrare in Italia di consegna da parte della casa farmaceutica Pfizer dei vaccini anti Covid-19. "Arrivano richieste da tutte le categorie, cercheremo, lo dico con molta chiarezza, di corrispondere a ciascuna di loro - ha aggiunto Giani - Non facciamo della corsa vaccino un elemento distintivo per dire che noi nella società siamo piu'importanti di altri".
Nelle seconde case solo chi ha il medico di famiglia in Toscana
Il governatore Eugenio Giani ha firmato l'ordinanza che prevede che chi viene da altre regioni per stare in seconde case che ha in Toscana deve avere sul territorio il medico di famiglia. È stato lo stesso Giani ad annunciare su Fb la firma dell'ordinanza che ricalca un provvedimento analogo già adottato a novembre e che era stato disposto anche dal suo predecessore Enrico Rossi nel primo lockdown. «Stamani - ha detto Giani in una diretta Fb - ho firmato un'ordinanza per le seconde case. Noi siamo in zona gialla per cui non ci sono problemi per un toscano» ad andare in una seconda casa. «Ma chi viene da fuori a mio giudizio deve rispettare il Dpcm che dice che non ci devono essere passaggi tra regioni».
Aumenta il personale Covid e mancano i posti auto all'ospedale
A Lucca Cgil, CIsl e Uil chiedono di trasformare in posti gratis per dipendenti parte degli stalli blu a pagamento QUI L'ARTICOLO
"Ho sconfitto il Covid con l'ottimismo"
Don Guido Engels, proposto di Empoli, racconta la sua battaglia con il coronavirus. QUI L'ARTICOLO
Dopo due mesi di ospedale rivede il suo cane. L'incontro commovente
Fiesole, il commovente incontro fra un cane e il suo padrone dopo due mesi di lontananza forzata a causa del ricovero ospedaliero. QUI L'ARTICOLO
Toscana, aiuti in arrivo per i lavoratori dello spettacolo
Il Consiglio regionale si prepara ad approvare una proposta di legge: fino a 2 mila euro di contributi una tantum. QUI L'ARTICOLO
Parroco positivo, chiesa chiusa per due giorni
Grosseto, il parroco è positivo al Covid: la Diocesi chiude la chiesa per due giorni per consentire la sanificazione. QUI L'ARTICOLO
Barga, l'ospedale chiude la bolla Covid
Quello di Barga è il primo ospedale della Toscana a richiudere la bolla Covid. Ecco perché. QUI L'ARTICOLO
Il kit per misurare gli anticorpi
Un kit per misurare - nel giro di 20 minuti - gli anticorpi nell'organismo dopo il vaccino. Lo lancia una start-up di Sesto Fiorentino. QUI L'ARTICOLO
"Io, positiva da un mese e mezzo: un calvario"
La testimonianza di una sessantenne di Vaiano (Prato) positiva da più di 90 giorni. QUI L'ARTICOLO
Arrivata la nuova fornitura di vaccino anti-Covid Pfizer
Sono state consegnate stamattina 20 gennaio ai due ospedali di Arezzo e Grosseto le nuove forniture di fiale del vaccino Anti-Covid Pfizer-Biontech. Per Siena i vaccini vengono consegnati all'ospedale Le Scotte dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Senese. Come nelle precedenti spedizioni sono arrivate 390 fiale per ospedale, che consentono 2.340 dosi vaccinali. Il programma di vaccinazione prosegue, quindi, regolarmente. Le dosi verranno riservate in parte a nuove vaccinazioni e in parte alle secondi dosi. A oggi le persone vaccinate in provincia di Arezzo sono 5.175 (1.227 ospiti RSA e 3.948 operatori sanitari), 3.270 in provincia di Grosseto (781 ospiti RSA e 2.489 operatori), 3.499 in provincia di Siena (1.393 ospiti RSA e 2.106 operatori), e 11.944 in tutta la Sud Est.
'Una stanza degli abbracci' nella Rsa di Volterra
Uno spazio dedicato agli incontri negati per interi mesi con i propri cari a causa della pandemia. Si inaugura la ‘stanza degli abbracci’ nel cuore della Rsa Santa Chiara di Volterra. QUI L'ARTICOLO
"Io, primo immunizzato: finalmente sereno"
Non diventerà un supereroe, ma sicuramente sarà tra i primi a ottenere l’immunizzazione al virus che tiene sotto scacco il mondo intero da oltre un anno. Matteo Mistretta, 29 anni, infermiere del pronto soccorso del San Giuseppe di Empoli, domenica scorsa ha ricevuto la seconda dose del siero Pfizer Biontech che dopo sette giorni (da domenica prossima) gli consentirà di essere coperto dal Covid-19. QUI L'ARTICOLO
"Nessun dubbio sul vaccino, arma sicura"
Edoardo Cherubini, di Saturnia, è responsabile scientifico di "Scienzaintasca", importante associazione di divulgazione scientifica. Ecco il suo parere sul vaccino. QUI L'ARTICOLO
Cure termali per le riabilitazioni post Covid
Montecatini si prepara ad avviare un progetto di riabilitazione termale per i pazienti guariti dal Covid. QUI L'ARTICOLO
La situazione nella Rsa di Prato
Attualmente sono 94 gli ospiti positivi nella Rsa santa Caterina, in centro storico a Prato, dove un focolaio ha colpito la quasi totalità degli anziani e buona parte degli operatori. Solo due anziane sono negative. QUI L'ARTICOLO
Primi casi di variante inglese in Toscana
Un ragazzo tornato a dicembre da Londra per le vacanze a Fiesole, di cui è originario, è risultato positivo alla variante inglese del coronavirus. Il ragazzo ha avuto qualche sintomo ed era stato portato in ospedale a Careggi. Dimesso, ha poi trascorso il resto della quarantena a casa. Un altro caso si è verificato a Pisa su una donna rientrata dall'Inghilterra qualche giorno prima di Natale.
Covid, "variante inglese" su una paziente a Pisa. Salgono a due i casi in Toscana
Vaccini, Firenze mette a disposizione i musei per somministrazione
A Firenze ci si potrebbe vaccinare anche nei musei. Non solo nelle scuole o nei palazzetti delle sport. Più che una suggestione una vera proposta che, a quanto rivelato dall'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, dovrebbe entrare nella mappatura che Palazzo Vecchio sta mettendo a punto per la fase due. "Nei prossimi mesi dovremo ripensare le istituzioni culturali, musei in primis: devono avere un approccio circolare, devono cambiare pelle e mettersi a disposizione della società. Lo abbiamo fatto per esempio aprendo il teatro della Pergola alla scuola, lo faremo mettendo a disposizione i musei civici per le vaccinazioni, se necessario. I musei devono sempre più essere parte della nostra vita, della nostra educazione, della nostra società", sottolinea intervenendo al convegno online 'More museum. Il futuro dei musei tra crisi e rinascita, cambiamento e nuovi scenari', organizzato dal Comune.
Il progetto "Scuola Sicura"
Al via a breve in Toscana il progetto sperimentale 'Scuola sicura' per il monitoraggio delle infezioni da coronavirus tra gli studenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni. Coinvolgerà 150 istituti superiori, selezionati nei territori di competenza delle tre Asl della regione. L'iniziativa, prevista da una delibera della Giunta regionale della Toscana, prevede l'uso di test rapidi antigenici. Riguardo all'andamento della pandemia, ieri in Toscana sono stati registrati 507. I decessi sono stati 11. In calo i ricoveri: sono complessivamente 878, meno 32 rispetto a ieri, con 140 in terapia intensiva (3 in più rispetto).
La speranza dagli anticorpi monoclonali
«I tempi per l'anticorpo monoclonale rimangono quelli, forse stiamo andando un pò più lenti: avevamo detto marzo, forse sarà fine marzo o aprile». Lo ha affermato Rino Rappuoli, direttore scientifico di Gsk Vaccines e coordinatore del progetto di ricerca sugli anticorpi monoclonali di Toscana Life Sciences, in una conferenza stampa dedicata al progetto di crowdfunding'. Sosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domanì. «Quando si fanno le cose per la prima volta ci vuole più tempo del solito, ma i tempi sono ancora quelli», ha aggiunto, ricordando poi ai cronisti che «noi siamo gli unici in Italia e forse anche gli unici in Europa» a sviluppare anticorpi monoclonali per il Covid-19, «ma nel mondo ci sono dei gruppi americani che sono un pò più avanti a noi, hanno già sviluppato questi anticorpi e stanno dimostrando che sono utili».
Screening nelle scuole, nuovi tamponi
L'Azienda Usl Toscana Sud Est è in campo per dare piena attuazione alla campagna di monitoraggio delle infezioni da Covid "Scuole sicure", prevista dalla giunta regionale con la delibera 1645 del 21 dicembre scorso. A partire da lunedì prossimo 18 gennaio saranno effettuati i test, in base alle direttive della Regione, agli studenti delle scuole secondarie superiori individuate dall'Agenzia regionale di sanità, utilizzando tamponi antigenici rapidi. In tutte gli istituti prescelti, saranno coinvolti cinque alunni per ogni classe della sezione individuata per il monitoraggio (quindi venticinque studenti per ogni indirizzo di studio); l'operazione sarà ripetuta nelle settimane successive ogni volta su altri cinque studenti delle stesse classi, garantendo una costante verifica della situazione.
Nuovo appello di Giani: "Dateci più vaccini"
Anche la 'partita vaccinazionè inorgoglisce Giani tanto da fare ancora «appello al commissario Arcuri perché ce ne mandi il più possibile, perché la nostra macchina organizzativa è in grado di somministrarli. Tagliato il traguardo dei 50mila in Toscana possiamo andare molto oltre, più ce ne mandano più noi ne somministriamo: mi rendo conto che abbiamo messo su una macchina organizzativa fra le più efficaci in Italia».
Giani: "Ancora 4 mesi ma il peggio è passato"
«Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo tre-quattro mesi davanti: ormai per me il peggio è passato». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a 'Radio anch'io' su Radio1. «Oggi abbiamo tre o quattro mesi - ha spiegato - prima che le condizioni ambientali, il caldo, i raggi ultravioletti di fine primavera e dell'estate, possano consentirci, al di là dei risultati delle cure o dei vaccini, comunque di portarci una situazione di maggiore controllo». Dunque, ha aggiunto Giani sempre parlando dei mesi a venire, «utilizziamoli cercando di gestire con buonsenso i provvedimenti a cui ci porta il governo, e contemporaneamente intensifichiamo al massimo i vaccini. Noi siamo fra le tre regioni che ne hanno somministrati di più: organizziamo questa capacità di diffusione del vaccino a livello di massa. Io ogni giorno dico che ho 5.000 persone immunizzate in più, e questo mi dà fiducia nel futuro».