LAURA VALDESI E GIUSEPPE SERAFINI
Cronaca

Il giallo del corriere svanito nel nulla. Assunto da tre settimane, era il primo viaggio da solo

Trovate soltanto le scatole vuote: dal 22 maggio nessuna notizia di Manuel Matias Del Rio, quarant’anni, sposato, un figlio di otto

Le ricerche di parenti e amici di Nicolas Matias Del Rio (nel riquadro)

Le ricerche di parenti e amici di Nicolas Matias Del Rio (nel riquadro)

Siena, 31 maggio 2024 – Mistero fitto sulla scomparsa del 40enne che trasportava borse griffate del valore di 500mila euro. Svanito nel nulla dal 22 maggio, Nicolas Matias Del Rio, argentino che si era trasferito con moglie e figlio di 8 anni ad Abbadia San Salvatore. Lavorava per una ditta di Piancastagnaio, la New Futura di Sergio De Cicco. Dell’uomo nessuna traccia, svanite nel nulla le borse destinate ad essere portate, l’indomani, ad aziende del distretto di Firenze Scandicci.

Il mistero nei boschi

Sono state ritrovate dai familiari soltanto le scatole, vuote, in cui erano contenute: parte dentro un capanno abbandonato ed altre gettate nelle vegetazione. Non molto distanti dalla piazzola, antistante il Parco faunistico del Monte Amiata che si trova sul versante grossetano, dove due giorni dopo la scomparsa di Del Rio è stato scoperto il suo furgone bruciato. L’inchiesta condotta dalla procura di Grosseto procede nel massimo riserbo.

Il racconto di un testimone: “Ho sentito uno sparo”

Nuovi particolari sono emersi nel corso della trasmissione Chi l’ha visto? che sta seguendo il caso. "Un bravo ragazzo, avevo necessità di un autista – ha raccontato il datore di lavoro – l’ho assunto dal primo maggio". Tre settimane dopo, il giorno della scomparsa, gli aveva detto, intorno alle 16, di occuparsi di una consegna e di un ritiro. "Era la prima volta che andava da solo", aggiunge il titolare. Di più: si era messo alla guida di un Iveco Fiat daily bianco e giallo, l’unico che non era dotato di un allarme satellitare.

La preoccupazione della famiglia

"Aveva imparato il giro", aggiunge De Cicco. Il proprietario della New Futura, che mercoledì è stato ascoltato in procura a Grosseto insieme ad un collega di Del Rio, in televisione ha ricostruito anche gli orari del giallo che tiene in apprensione la famiglia del 40enne. "Ci eravamo sentiti un’ora prima del suo viaggio a Castel del Piano e nulla faceva prevedere questa situazione. Dopo il ritrovamento del furgone bruciato la preoccupazione è diventata insostenibile", ha detto a La Nazione il padre Eduardo. Alle 16.50, il 22 maggio scorso, Del Rio era infatti uscito con il furgone pieno di borse di lusso che doveva portare al deposito di Piancastagnaio. Poi la telefonata misteriosa, su cui la procura concentra l’attenzione. Al titolare, chiamato al cellulare, aveva passato un ragazzo che diceva di chiamarsi Goni. "Gli si era rotto il furgone, doveva consegnare 4 scatole a una pelletteria di Piancastagnaio. Ma era chiusa da un anno e mezzo. Mi ha risposto che in realtà continuava a lavorare in casa. Ho verificato subito: non era vero. Ho richiamato l’operaio, il telefono era spento", dice De Cicco a Chi l’ha visto?

Ma c’è un altro giallo, oltre allo sparo che un uomo residente nella zona del Parco faunistico ha sentito, unitamente ad altri rumori strani. Intorno alle 18 del 22 maggio un furgone, bianco e con la scritta Piancastagnaio, ma non posteggiato dove è stato trovato quello carbonizzato di Nicolas, è stato visto nella stessa piazzola. Nessuno a bordo.