Sierna, 9 aprile 2020 -. La Procura regionale toscana della Corte dei Conti ha citato in giudizio vari soggetti, fra cui un parroco, «per aver truffato il ministero dell'Interno, chiedendo e ricevendo indebitamente circa 2 milioni di euro di contributi destinati a garantire assistenza agli immigrati». Ne dà conto il procuratore regionale Acheropita Mondera nella sua relazione all'apertura dell'anno giudiziario contabile 2020. Si tratta della vicenda verificatasi in alcuni centri d'accoglienza nel senese, oggetto di un'inchiesta della Procura di Siena, che nel 2018 ha portato all'arresto di un imprenditore che aveva costituito una impresa ad hoc per poter partecipare ad un bando di gara pubblico per l'ospitalità dei migranti. Il processo è iniziato nel novembre dello stesso anno.
«Dall'indagine - scrive Mondera - è emerso che il parroco in questione, per aver contribuito a realizzare la truffa, ha ottenuto 50 mila euro». I fondi statali stanziati, ricorda il procuratore, «sono stati successivamente reinvestiti e riciclati, in altre attività imprenditoriali o per fini personali»