Roma, 30 ottobre 2021 - C'era lo striscione "Insorgiamo" della Gkn tra le prime file del maxi corteo di protesta contro i potenti del G20 in assemblea a Roma in questo weekend. Le maestranze della fabbrica di Campi Bisenzio sono state a lungo applaudite durante il loro passaggio e hanno fatto sentire la loro presenza con il coro che ormai li caratterizza, "Occupiamola", cantato a lungo.
Roma archivia positivamente il test sulla sicurezza e supera la più difficile delle tre giornate del summit dei capi di Stato e di governo del G20, quella che ha visto contemporaneamente scendere in piazza contro i potenti della terra migliaia di persone, il centro cittadino assediato da migliaia di romani e turisti come in un qualunque sabato di shopping, un intero quartiere, l'Eur, blindato e isolato in una bolla di massima sicurezza, i cortei dei vari leader spostarsi attraverso la città senza particolari problemi.
Che non dovesse assolutamente ripetersi quel che è avvenuto il 9 ottobre scorso, quando il centro di Roma è diventato il terreno di scontro con i manifestanti no pass e gli estremisti di Forza Nuova hanno assaltato la sede della Cgil, era l'imperativo che dai vertici del governo era arrivato, chiaro, agli apparati di sicurezza.
Non si attendevano black bloc dall'estero e black bloc non si sono visti, non c'erano indicazioni che il variegato mondo no pass e no vax da diverse parti d'Italia potesse confluire su Roma e così e stato, si era ipotizzata una partecipazione alle due manifestazioni autorizzate non superiore alle 10mila persone e in piazza erano al massimo 5mila. E anche la voce che i no pass volessero come ogni sabato manifestare in piazza del Popolo si è poi rivelata infondata.
Il corteo contro il G20 si è concluso a porta San Paolo, da dove era partito, dopo essere tornati indietro da piazza Bocca della Verità nonostante non fosse inizialmente in programma.