Cortona, primo giorno di scuola. Il sindaco saluta gli studenti, l’impegno del Comune

L’assessore Spensierati: quello dei trasporti è un elemento cruciale ai tempi del calo demografico

Arezzo, 16 settembre 2024 – Cortona, primo giorno di scuola. Il sindaco saluta gli studenti, l’impegno del Comune L’assessore Spensierati: quello dei trasporti è un elemento cruciale ai tempi del calo demografico L’esempio di San Francesco e la cultura della legalità. Saranno questi due gli elementi protagonisti dell’anno scolastico 2024/25 a Cortona. Gli 800 anni dalle Stimmate del Santo Patrono d’Italia e la diffusione dei principi per una civile convivenza saranno gli argomenti dei progetti culturali e didattici in questo nuovo anno scolastico. Stamani il sindaco di Cortona Luciano Meoni ha in programma la visita ad alcune scuole del territorio per salutare studenti, insegnanti e personale scolastico. Sono oltre 500 coloro che oggi accedono a una prima classe negli istituti comprensivi del primo ciclo (Cortona 1 e Cortona 2) e negli istituti d’istruzione superiore «Luca Signorelli» e «Angelo Vegni». «L’Amministrazione comunale augura a tutti gli alunni che da questo lunedì 16 settembre torneranno a scuola e in particolare ai più piccoli, un caloroso incoraggiamento - dichiara l’assessore all’Istruzione del Comune di Cortona, Silvia Spensierati - buon lavoro ai dirigenti, agli insegnanti, al personale Ata ed amministrativo, oltre che agli addetti al servizio mensa ed ai trasporti. Il Comune di Cortona è impegnato in tutte le sedi per ottimizzare il servizio di trasporto scolastico, in particolare quello più critico, ovvero quello per gli studenti degli istituti superiori, l’obiettivo è quello di rendere raggiungibili in tempi ragionevoli le nostre scuole sia in centro storico che nel polo delle Capezzine. Quelle dell’accessibilità e della mobilità sono due sfide che ci vedono impegnati insieme agli altri Comuni della Valdichiana e ai dirigenti scolastici della zona. In questa fase di calo demografico servono scelte che rafforzino il sistema scolastico pubblico, partendo proprio dai trasporti».