Cosa resta del Mengo, tre giorni si spazzatura al Prato

Cestini stracolmi, cicche e sporco abbandonato ovunque non rimosso per giorni dopo la fine dell'evento. L'erba dell’anello solo un ricordo

cestino

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Arezzo, 17 luglio 2024- Spazzatura accatastata, cestini stracolmi. Bottiglie di plastica e vetro, lattine e bicchieri abbandonati un po’ ovunque. Bagni chimici non ancora rimossi e un odoro terribile dappertutto. Cartolina dal parco del Prato dove tre giorni fa si è conclusa la 20esima edizione del Mengo Music Fest. Cinque serate di musica ad ingresso gratuito che hanno portato “Più di 45000 presenze complessive tra concerti al Prato, Mengo Cult, Mengo Cinema e l’ev

ento finale in Fortezza con Paolo Benvegnù quelle raccolte quest’anno per Mengo Music Fest” come raccontato dal patron del festival Paco Mengozzi. Decine di migliaia di persone che si sono riversare al Prato per ascoltare la musica, ballare, mangiare ai 12 foodtruck presenti e fare acquisti nei 40 banchini del mercatino. Presenze che hanno reso il manto verde dell’erba del Prato una steppa ormai secca e ingiallita. Ma l’aspetto peggiore è lo sporco e il degrado che a tre giorni dall’evento non è stato rimosso. Un biglietto da visita non dei migliori per i tanti turisti che arrivano al Prato e in Fortezza e un disagio nel disagio per i residenti del centro storico che lamentano problemi dovuti alla convivenza col festival prima e allo sporco poi. Tante le segnalazioni arrivate. “Per giorni dal primo pomeriggio non si poteva accedere al prato, adesso sull’erba ci sono bottiglie, vetri rotti, cuscini sventrati, sedie spaccate e abbandonate. E poi fiumi di cicche di sigarette sull’erba, preservativi usati lasciati a terra, cestini pieni di spazzatura e cattivo odore che col caldo diventa tremendo. L’erba nell’anello centrale praticamente non esiste più”. A rilento anche le operazioni di smontaggio del palco e dei gazebo. Cosa diversa accade con altri eventi come la città di Natale (durante la quale il verde pubblico viene preservato) che con tempestività vedono il Comune al lavoro alla pulizia quotidiana di tutta l’area nonostante il grande numero di presenze. Lontani anche dalla celerità con cui dopo la Giostra del Saracino viene disallestita piazza Grande di lizza e tribune. Inspiegabile come a svariati giorni dall’evento il parco cittadino debba versare ancora in questo stato.