“Non esiste un apprendistato per il dolore, ogni volta che arriva abbiamo tutto ancora da imparare. Ti voglio bene". È il 1996, Anna scrive queste poche parole sulla pagina bianca di un libro, un libro non così a caso: “Diario di un dolore” di C.S. Lewis. Chissà oggi Anna quanti anni ha e se avrà superato quel grande dolore. Giorgia Demauro archivia e colleziona cose perse, dimenticate o abbandonate nei libri. La sua pagina Instagram - @coseneilibri, 53mila follower - foto dopo foto, immortala dediche, cartoline e scatti di un tempo andato, buttati tra pagine bianche e sgualcite e usati come segnalibri o, chissà, per tenere vivo il ricordo di una persona o di un luogo caro. Sono lì, nascoste tra i fogli per raccontare di un amore vissuto o di una serata indimenticabile. "Una su tre fa piangere", dice Giorgia, riferendosi alle cose che trova. E fa sorridere il tagliando di una serata nell’estate 1987 alla discteca Tiffany, buttato tra le pagine di ‘Caro Michele’ di Natalia Ginzburg, forse una serata talmente carica di emozioni da doverlo custodire: free drinks all night si legge a chiare lettere.
SERENA VALECCHI