REDAZIONE CRONACA

Così un conflitto può diventare un’opportunità. Il progetto nelle scuole toscane

L’Associazione Nazionale Mediatori Professionisti coinvolge 200 studenti del territorio regionale in un'iniziativa che intende divulgare i principi della giustizia conciliativa e della risoluzione positiva del conflitto

Un momento di incontro con gli studenti

Firenze, 24 giugno 2023- È ormai il secondo anno consecutivo che i mediatori dell’Associazione Nazionale Mediatori Professionisti (ANMP) hanno presentato agli alunni di vari istituti scolastici della Regione Toscana l’iniziativa denominata “So-stare nel conflitto: la mediazione nelle scuole”. ll progetto - che ha visto protagonisti circa 200 studenti di 12 classi degli Istituti “Marco Polo” di Firenze e “Il Pontormo” di Empoli, nonché del Liceo “Machiavelli Capponi” e dell’Istituto Tecnico “Calamandrei” di Firenze - ha inteso diffondere tra i giovani la cultura della mediazione quale modalità complementare nella gestione e risoluzione dei conflitti.

Introdotta nel nostro ordinamento per la prima volta come obbligatoria in molte tipologie di controversie civili dal D.Lgs. 28/2010 (recentemente modificato dalla c.d. Riforma Cartabia), La mediazione è “l'attività svolta da un professionista, terzo e neutrale, finalizzata alla ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia insorta tra due o più parti e può trovare applicazione negli ambiti più disparati, dal contenzioso civile e commerciale sino ai conflitti tra adolescenti, o intergenerazionali, in sede scolastica”.

Ecco dunque che il progetto “So-stare nel conflitto” nasce al preciso scopo di trasmettere ai ragazzi la prospettiva che un litigio, un conflitto oppure una contrapposizione insorta tra coetanei o tra loro e il mondo degli adulti, se gestita correttamente possa divenire un’opportunità, piuttosto che rappresentare un disagio.

“La differenza – spiegano i protagonisti - la farà la capacità di trasformare il conflitto da scontro “distruttivo” (ben illustrato dalla modalità win/lose) in confronto “costruttivo”, così da generare il risultato win/win ovvero quello in cui nessuno dei contendenti viene danneggiato ma, al contrario, è coinvolto in un percorso di crescita e maturazione”.

I mediatori professionisti di ANMP – associazione che rappresenta e valorizza ciascuna delle svariate professionalità che costituiscono la dote di ogni buon mediatore – nella persona del loro Presidente Pietro Beretta Anguissola, della coordinatrice della Commissione scolastica Ilaria Lelli e la collaborazione di esperti mediatori quali Francesca Baldari, Teresa Caruso, Paola Levani, Chiara Mambelli, Barbara Mannelli, Benedetta Marmugi, Andrea Petralli, Duccio Viligiardi, Daniela Virgili e Palma Voce, Cristina Marchese, Massimiliano Ferrari, Gabriele Campello, hanno guidato i ragazzi nella conoscenza e comprensione delle tecniche più adeguate per trasformare i conflitti in opportunità, nel corso di vari incontri tenutisi nelle classi coinvolte, attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti in casi pratici e giochi di ruolo nonché simulando veri e propri incontri di mediazione durante i quali i ragazzi, al fine di trovare una soluzione condivisa della controversia, hanno via via rappresentato ciascuno dei protagonisti della mediazione: le parti in conflitto, i loro avvocati, nonché il mediatore chiamato a gestire il conflitto.

“Si è trattato di un’esperienza coinvolgente per i mediatori stessi – spiegano i protagonisti -, nella maturata consapevolezza di poter restituire e tramettere, attraverso il confronto con i ragazzi, il valore sociale della mediazione, anche con l’utilizzo del gioco Medianos”.

In molte classi il progetto si è sviluppato lungo l’arco di 6-7 ore, mentre in tre classi dell’Istituto Marco Polo è stato configurato in forma di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) di durata pari a 20 ore per ciascuna classe, durante le quali i Tutor del PCTO, Cristina Marchese, Francesco Sottili e Serena Simoncini, hanno seguito con entusiasmo e coinvolgimento i loro studenti.

Al termine degli incontri previsti dal progetto “So-stare nel conflitto”, alle classi coinvolte nel PCTO è stata data l’opportunità di svolgere una visita guidata presso il Palazzo di Giustizia di Firenze, nel corso della quale gli studenti hanno potuto visitare le aule, penali e civili, ove viene amministrata la giurisdizione ordinaria, nonché le aule dell’Organismo di Conciliazione di Firenze (OCF), presieduto da Susanna Della Felice.

Con l’occasione, le classi in visita sono state ricevute anche dalla Presidente del Tribunale Marilena Rizzo, dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati Sergio Paparo e dal Responsabile dell’Organismo di Conciliazione di Firenze (nonché presidente di ANMP) Pietro Beretta Anguissola il quale, nella circostanza, ha voluto sottolineare che “In un’epoca in cui la realtà virtuale rischia di prendere il sopravvento anche nei percorsi formativi dei nostri ragazzi, la possibilità di visitare e realmente vedere l’organizzazione degli spazi all’interno del Palazzo di Giustizia rappresenta una occasione formativa essenziale per i giovani che, si spera, possano comprendere la funzione essenziale del “servizio” Giustizia nelle sue diverse articolazioni”. Caterina Ceccuti