MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Costituzione italiana, nascita e storia della "Carta più bella del mondo"

Venne promulgata il 27 dicembre 1947 dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola

Costituzione (foto Ansa)

Firenze, 27 dicembre 2022 - Finita la seconda guerra mondiale e svolto il referendum che il 2 giugno del 1946 sancì la nascita della Repubblica Italiana, venne eletta l'Assemblea Costituente nell’ambito della quale una commissione di 75 membri si applicò a redigere la Costituzione, che Roberto Benigni in tv definì la “più bella del mondo”.

Dopo 18 mesi di lavoro dell'Assemblea Costituente, il 27 dicembre del 1947 venne promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, per entrare poi in vigore il 1 gennaio del 1948. Consta di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali. Tra i protagonisti di quella stagione straordinaria, Alcide De Gasperi a Palmiro Togliatti, Giuseppe Saragat e Bernardo Mattarella, padre del Presidente della Repubblica, Concetto Marchesi e Piero Calamandrei. Tra loro anche 21 donne.

“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Così i padri costituenti hanno voluto scrivere nel primo articolo della Carta Costituzionale di cui oggi cade il settantacinquesimo anniversario. Un articolato snello di 12 principi fondamentali e 139 totali, principale fonte del diritto della Repubblica Italiana, dalla quale dipendono tutte le altre norme giuridiche dell’ordinamento dello Stato. La Costituzione era, di fatto, l’atto di nascita dello Stato democratico in cui viviamo, fondato sull’inviolabilità dei diritti umani, sul riconoscimento dell’eguaglianza e delle libertà di tutti i cittadini e le cittadine, come pure sui doveri inderogabili della solidarietà, e rivolto ad assicurare la pace e la giustizia tra le Nazioni. Con la scomparsa di Emilio Colombo, nel 2013, moriva l’ultimo dei 556 deputati 'costituenti'.

Nasce oggi

Marlene Dietrich nata il 27 dicembre 1901 a Berlino. Dalla musica alla recitazione, fu una delle prime dive che riuscì ad entrare nella leggenda. Ha scritto: “È più facile che i deboli rendano deboli i forti, piuttosto che i forti rendano forti i deboli”.