Firenze, 29 settembre 2020 - I casi di Covid in Toscana sono aumentati di 15 volte dallo scorso giugno, passando da 2,17 ogni 100 mila abitati a 34,30. È quanto emerso dai da un'indagine curata da Fadoi, la società scientifica dei medici internisti ospedalieri che hanno assistito il 70% dei positivi ricoverati in Italia. In crescita, spiega sempre Fadoi, anche i focolai attivi, che nella regione sono passati da 34 a 157.
Sempre in base ai dati raccolti nell'indagine, i 'cacciatori di virus' delle Ssl toscane addetti al contact tracing sono riusciti a far partire il tracciamento dei contatti a rischio nel 92,7% dei casi. E questo con 1,4 addetti al tracciamento per 10mila abitanti, dotazione sopra lo standard minimo di riferimento che è di uno. «Il rovescio della medaglia - precisa Fadoi - è che per ben 499 positivi accertati sui 594 della settimana non si è riusciti a risalire all'origine del contagio». «È un bel problema - spiega Antonio Miglietta, medico infettivologo, responsabile del servizio epidemiologia della asl Roma 2 - perché questo significa lasciare in circolazione persone contagiose che non sanno di esserlo. Però non è colpa nostra, ma di chi non rispetta le regole. Come fai a rintracciare i contatti di chi espone tutti a rischio perché non indossa mai la mascherina e non rispetta nessuna delle regole basilari?».