Firenze, 8 settembre 2023 - Si torna a parlare di Covid, purtroppo. E il governatore della Toscana Eugenio Giani si rivolge a tutti i toscani affinché decidano di vaccinarsi. “Siccome ci avviamo verso l’autunno, faccio un appello affinché le persone si vaccinino. A metà ottobre avremo i vaccini contro l’influenza. Ecco, vaccinatevi sia contro l’influenza che contro il Covid, che sta risalendo”. “Solo nell’ultima settimana - ha detto, - ha raggiunto punte di 336 contagi al giorno e poi 250 di media. Nell'ultima metà di agosto non superavamo i 150 contagi al giorno”. Giani ha poi aggiunto che “non è il Covid che abbiamo conosciuto negli ultimi due anni: non ha più carattere letale, o solo in casi eccezionali, e si presenta come un'influenza. Proprio per questo il ministero della Salute non richiede più distanziamento sociale e quelle misure che hanno drammatizzato la nostra vita per due anni. Ma per le persone fragili è importante prevenirlo, quindi il mio appello è che soprattutto i più fragili vadano a vaccinarsi contro l'influenza e contro il Covid”.
I dati
Crescono a 21.309 i nuovi casi, in aumento rispetto agli 14.866 della scorsa settimana (+44%), secondo quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell'ISS dove si legge che «l'infezione si mantiene bassa seppur in aumento da tre settimane». Sale anche l'incidenza a 31 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 24 della scorsa settimana. Lieve crescita dei ricoveri in Area medica al 3% rispetto al 2,7% della scorsa settimana con un totale di 1.872 posti letto occupati. Cresce lievemente l'occupazione delle terapie intensive (0,6% rispetto allo 0,4% della precedente rilevazione) dove sono ricoverate 49 persone.
Cosa sta sucedendo?
In questo momento la variante Covid EG.5, ribattezzata sui social Eris, è la prevalente nel nostro Paese.
Quanto alla variante BA.2.86, denominata Pirola, "è stata rilevata in piccoli numeri in 11 Paesi. L'Oms sta monitorando attentamente questa variante per valutarne la trasmissibilità e il potenziale impatto", afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Su Pirola le autorità sanitarie internazionali hanno acceso un faro per via dell'elevato numero di mutazioni concentrate sulla proteina Spike. E questo solleva preoccupazioni riguardo al rischio di un aumento delle re-infezioni.
I sintomi più comuni
Gli esperti fanno sapere che i sintomi riscontrati finora nei pazienti colpiti dalla variante Eris sviluppano un quadro clinico del tutto simile alle già note manifestazioni di Covid. Pertanto, naso che cola, tosse, mal di gola, congestione delle vie respiratorie superiori. Nel caso di Pirola, si segnalano anche febbre alta, raffreddore e perdita del senso del gusto o dell'olfatto.
Per l’Oms, sono ancora “troppo pochi i vaccinati tra le persone a rischio”. Così, inevitabilmente sale la preoccupazione per il prossimo inverno.