Balzo del Covid, tanti positivi tra i ricoverati. L’appello dei medici: “Vaccinatevi, basta dubbi”

Dattolo, presidente dell’Ordine di Firenze: “Niente baci per gli auguri e rispettiamo le precauzioni di igiene che ormai conosciamo”

Firenze, 11 dicembre 2023 – “I ricoveri sono saliti a 600, i nuovi casi giornalieri sono arrivati a quota 406: basta dubbi, toscani vaccinatevi. L’appello è rivolto, in particolare, ad anziani e fragili”.

A lanciarlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, dopo il nuovo picco di contagi e ricoveri ospedalieri cresciuti di 60 unità in appena due giorni.

Non che il Covid sia diventato più “cattivo”, i ricoveri sono quasi sempre incidentali (si va in ospedale per una ragione, ma poi si deve fare il tampone e spesso si risulta positivi), ma il ridotto ricorso alla vaccinazione fa circolare ampiamente il virus.

“Il covid si sta facendo nuovamente sentire, serve un’accelerazione nella vaccinazione - consiglia il presidente Dattolo -. Anche se non c’è più la virulenza di inizio pandemia, può comunque rappresentare un rischio soprattutto per determinate categorie di persone. Oltre alla vaccinazione, vista l’aumentata circolazione del Covid e dell’influenza, serve tornare alla prudenza, a un po’ di distanza fisica, ed all’uso delle mascherine nei luoghi particolarmente affollati, un gesto di attenzione verso sé stessi e agli altri”.

"Niente baci per gli auguri”

“Non abbiamo più un sistema di sorveglianza puntuale sulla circolazione virale ma i dati dei ricoveri, delle rianimazioni e dei decessi evidenziano con chiarezza il forte aumento. Per questo, con l’avvicinarsi delle feste, con la maggiore frequenza di incontri in luoghi chiusi, serve maggiore attenzione - spiega Dattolo -. Ricordiamo le cose che abbiamo imparato in pandemia: la trasmissione di questi virus passa attraverso le goccioline di saliva. Per questo meglio evitare di baciarsi per scambiarsi gli auguri. E, in generale, applichiamo le misure igieniche che conosciamo”.

Pisa, assalto al pronto soccorso

L'Azienda ospedaliero universitaria di Pisa ”sta lavorando incessantemente mettendo in campo più azioni coordinate, fra cui la sospensione dell'attività chirurgica programmata non oncologica, per fronteggiare l'iperafflusso di pazienti al pronto soccorso che si è registrato anche a ridosso di quest'ultimo fine settimana, con conseguente richiesta di posti letto Covid”. Lo riporta una nota dell'Aoup riguardo “all'ondata di accessi, dovuta anche alla stagionalità per i pazienti fragili più esposti alle patologie respiratorie”, ondata che “provoca un rallentamento nelle procedure non urgenti e nel turn over dei posti letto soprattutto a causa della necessità, tuttora obbligatoria in ospedale, di mantenere percorsi separati per i pazienti risultati positivi al Covid (che sono in aumento anche se la maggior parte di loro risultano incidentalmente positivi al tampone, quando giungono al Pronto soccorso per altre patologie)”.

"A differenza delle altre ondate - spiega la stessa nota -, quindi, questa risalita dei ricoveri Covid non è dovuta al riacutizzarsi della gravità della patologia, che porta al ricovero, ma alla consistente diffusione del contagio in tutt'Italia essendo ridotto il ricorso alla vaccinazione nella popolazione generale, non essendo più obbligatoria alcuna misura di protezione ma essendo invece sempre obbligatorio, in ospedale, mantenere i percorsi diagnostici e di ricovero dei pazienti Covid separati da quelli di tutti gli altri”.