Luca Boldrini
Cronaca

Sole e abbronzatura, come proteggersi. Si diffonde l’assurda teoria dei “no crema”

La divulgatrice scientifica Beatrice Mautino spiega come evitare danni alla pelle, cosa bisogna sapere sulle protezioni solari e perché certe idee sbagliate e pericolose prendono campo

Nel riquadro la dottoressa Beatrice Mautino

Nel riquadro la dottoressa Beatrice Mautino

Firenze, 13 luglio 2023 – Viva la tintarella, ma con tutte le precauzioni del caso. Lo sappiamo da anni, ce lo ripetono da anni: l’esposizione non protetta al sole è pericolosissima, il rischio di melanoma è elevato, senza considerare l’invecchiamento a cui sottoponiamo la pelle e il fastidio di dolorose scottature. Eppure – sembra incredibile, ma ormai è difficile stupirsi di qualcosa – esiste e si diffonde un movimento che potremmo chiamare dei “no crema”. Esattamente come i no vax, si tratta di sostenitori di teorie strampalate, senza il minimo sostegno scientifico, anche in questo caso non solo assurde ma anche molto pericolose.

"Un movimento – spiega la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino, seguitissima sui social e firma di numerose testate scientifiche e non nell’ambito della divulgazione – che viene soprattutto dal mondo degli integratori e della dieta ‘paleo’ (regime alimentare che si ispira a ciò che si pensa mangiassero gli uomini nel Paleolitico), che in sintesi si basa su due idee: che le creme facciano male e che il sole faccia bene. Addirittura sostengono che il sole faccia bene nelle ore più calde, insomma tutto il contrario della realtà”.

Fra gli assunti ideologici di questo pseudomovimento c’è l’effetto benefico del sole “perché porta alla produzione di vitamina D e attiva il sistema immunitario, il che è vero – continua Mautino – ma nei limiti di una vita normale, basta vivere normalmente per avere la vitamina D di cui abbiamo bisogno. Poi c’è la paura verso le creme, spesso ritenute tossiche”.

E non è tutto: si fanno largo anche teorie ancor più bislacche come i nemici degli occhiali da sole, “perfino tra alcuni medici – spiega Mautino – il che è peggio, perché poi c’è gente che ci crede. Ce l’hanno con gli occhiali da sole perché sostengono che ingannino il cervello umano”, in pratica facendogli credere che ci sia meno luce del reale.

Non c’è bisogno di scomodare tutta la vasta letteratura medica al riguardo per smontare queste assurde teorie. Meglio invece ricordare cosa è bene fare e sapere quando ci si vuole esporre al sole: “Quando compriamo una protezione solare – dice Mautino – non occorre andare a leggere gli ingredienti, perché se sono lì significa che sono autorizzati. Piuttosto è bene guardare con attenzione il fattore di protezione che ovviamente va rapportato alla propria carnagione, diciamo che chi ha la pelle chiara deve partire da un fattore 30 in su”.

Quello che è importante considerare, inoltre, è “la forma del solare: oltre alle creme ci sono gli stick, gli spray… Tutto molto comodo, ma cambia la quantità da usare perché con lo stick e lo spray tendiamo a usarne meno e non va bene. Dobbiamo considerare che servono 2 milligrammi per centimetro quadrato di pelle, il che significa che solo per viso e collo ne servono 3 grammi: più o meno un cucchiaino di crema. Questa valutazione è più difficile da fare con lo spray o con lo stick, quindi c’è da provare e sperimentare per trovare la quantità giusta”. La controprova è facile: se ci si brucia nonostante l’impiego di un solare, vuol dire che la quantità usata non era sufficiente.

Mautino ricorda che i raggi solari non sono tutti uguali: “I raggi Uvb ci fanno abbronzare e bruciare e il numero sul barattolo della crema solare indica proprio la protezione da questi raggi, mentre i raggi Uva sono più subdoli perché penetrano più in profondità e sono i responsabili delle rughe e soprattutto dei tumori della pelle. “Adesso in genere viene indicata la protezione da entrambi”, dice Mautino.

In conclusione una considerazione su coloro che pensano di proteggersi ma – magari in buonafede – sbagliano, perché non usano una protezione solare ma qualche intruglio oppure le creme idratanti: “Usare le creme idratanti non solo non protegge, ma anzi può ingannarci: lì per lì ci sentiamo più idratati e quindi più freschi e tendiamo a stare sotto il sole ancora di più, pur non essendo protetti”.