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A sinistra l'abito da sposa. A destra i soccorsi
Pistoia, 14 gennaio 2024 – “Non ci era mai capitato. E faceva una certa impressione”. L’abito da sposa appesa all’ingresso di una stanza del pronto soccorso in effetti è un’immagine sconvolgente. Il simbolo di una giornata non di festa ma di quelle che dovrebbero rimanere nella memoria solo per ricordi positivi è invece lì a simboleggiare una serata drammatica, e alla fine c’è perfino da tirare un sospiro di sollievo di fronte a un bilancio che sarebbe potuto essere ben più grave. E i sanitari del pronto soccorso lo hanno rimarcato, che quell’abito appeso lì era un inedito – del quale tutti avrebbero fatto volentieri a meno – che non poteva passare inosservato.
Paolo Mugnaini e Valeria Ybarra sono stati in ospedale fino all’una circa e c’è chi avuto l’accortezza di sistemarli in due letti vicini, perché in un momento così difficle potessero almeno tenersi la mano e sostenersi a vicenda, poi sono stati dimessi una volta chiarito che le loro condizioni erano buone. Tra le parole che lo sposo ha riferito ai sanitari: “Siamo stati risucchiati, la gente è caduta poi c’erano solo polvere e calcinacci. Accanto a me c’era un amico esanime che perdeva molto sangue”. Per fortuna, si è poi appreso, si trattava di una ferita profonda, ma non gravissima.