MONICA PIERACCINI
Cronaca

Come cambia il Cup, una cura per le attese e prenotazioni più agili. "Rispettati gli impegni"

Il governatore Giani cita l’esempio dell’ospedale Serristori di Figline. Un centro medico che alleggerisce i pronto soccorso dai casi meno gravi. Numero unico regionale e corsi di formazione per gli operatori

Una sala operatoria (Foto repertorio Ansa)

Firenze, 5 agosto 2023 – Cup efficienti, che non daranno più la risposta che nessuno si vuol sentire dire, ovvero: "Non c’è posto, le liste sono chiuse". E’ questa la novità annunciata ieri in Regione dall’assessore alla salute Simone Bezzini. "Ad inizio autunno approveremo una nuova delibera - ha detto - che introduce ulteriori elementi di innovazione sulla filiera organizzativa e sul sistema di prenotazione, in particolar modo sul funzionamento del Cup. Ci saranno delle novità per facilitare la presa in carico dei cittadini". Oltre ad un numero unico regionale e ad un’assistenza di secondo livello, che garantirà una risposta adeguata al cittadino, saranno previsti dei corsi di formazione, omogenei per tutta la Toscana, per rendere gli operatori del Cup, che spesso appartengono a società terze, in grado di dare le giuste informazioni a chi deve prenotare una visita o un esame. Altra novità nella sanità toscana sarà rappresentata dai punti di primo soccorso che si faranno carico dei pazienti che arrivano al pronto soccorso come codici bianchi e verdi.

L’idea è quella di replicare un modello che funziona, quello del centro medico avanzato dell’ospedale Serristori di Figline Valdarno, che si fa carico dei casi di minore gravità e che, ha sottolineato Giani "sta andando molto bene e pensiamo di estenderlo", con l’obiettivo di alleggerire la pressione sui pronto soccorso. Ieri in Regione sono stati presentati anche i dati sulle liste di attesa. La situazione sta migliorando, anche se, ha ammesso l’assessore Bezzini, "per agire in modo più robusto ci sarebbe bisogno di più risorse e di più assunzioni". "Ma avevamo preso un serie di impegni alla fine dell’anno scorso. Li abbiamo tradotti in delibere e in azioni di riorganizzazione ed innovazione tra marzo e giugno", ha detto. La Regione ha utilizzato da aprile a giugno 2023 il 41 per cento della spesa in deroga concessa dal governo: dei 23 milioni di euro per la Toscana, sono stati utilizzati nove milioni e mezzo.

Con queste risorse sono stati recuperati 3.588 interventi chirurgici e 84.863 prestazioni ambulatoriali. Dal 1° gennaio 2023 ad oggi il 98,9% delle visite urgenti prenotate sono state fatte entro i tre giorni successivi, il 98,6% per quanto riguarda la diagnostica. Sulle prestazioni brevi, quelle da garantire entro 10 giorni, il valore registrato nella prima metà di luglio è arrivato al 91,58% per le visite e all’88,36% per la diagnostica.

Erano rispettivamente il 79,55% e il 71,79% a gennaio. Meno marcato il miglioramento per quanto riguarda le prestazioni differibili, cioè le visite da farsi entro 30 giorni e la diagnostica entro 60: a luglio il dato era all’83,7% per le visite e al 73,9% per la diagnostica. Risposta al 92% e 84,4% per le prestazioni programmabili, da garantire entro 120 giorni. Dai dati della Regione emerge anche che nel 2023 le richieste di visite e prestazioni diagnostico ambulatoriali sono cresciute, anche a tre cifre, sia rispetto al 2019 che rispetto al 2022.