Firenze, 15 aprile 2021 - Bene venga maggio, ma non parliamo della celebre poesia di Angelo Poliziano (poeta, umanista e filologo del 15° secolo), ma l'invocazione sospirata dagli italiani e, in particolare, dagli appartenenti a diverse categorie commerciali e associative rimaste al palo durante la pandemia. Se i dati della pandemia lo consentiranno, alcune aperture potrebbero esserci già a fine mese, ma dovrebbe essere proprio maggio il mese decisivo.
Ristoranti e bar
Dal 1° maggio torneremo al ristorante, almeno a pranzo. Per tornarci a cena, probabilmente bisognerà attendere il 15 maggio, Menu elettronici o plastificati, privilegiati spazi all'aperto, distanze da rispettare, mascherina obbligatoria per il personale e per i clienti che si recano o si alzano al tavolo. Sarà necessario sempre prenotare e sottoporsi al tracciamento e alla misurazione della febbre.
Spettacoli
Il mondo dello spettacolo, cinema e teatri, ma non solo, è tra i settori più penalizzati dalle chiusure per la pandemia. Se, come sembra, torneranno le zone gialle allora ci sono buone speranze per cinema e teatri. Le sale da concerto dovrebbero essere riempiti al 50%, con al massimo 500 spettatori al chiuso e 1000 all'aperto. Rigide misure di distanziamento (almeno un metro lateralmente o frontalmente) a eccezione dei nuclei familiari e dei conviventi. Mascherina obbligatoria e niente bibite, gelati, popcorn o patatine, per evitare l'abbassamento della mascherina che resta sempre obbligatoria.
Competizioni sportive
Intanto (ma qui slittiamo a giugno) l'Italia ospiterà le quattro partite previste a Roma dal programma degli Europei di calcio. L'Olimpico potrà, però, essere riempito al 25% della sua capienza. Accesso libero solo per i vaccinati, per chi ha fatto un tampone poco prima della partita e per chi ha sviluppato gli anticorpi. Mascherina obbligatoria e procedure burocratiche varie per registrarsi tra gli spettatori di queste sfide. Si sta ragionando anche sulla possibilità di aprire gli stadi italiani al 10% della capienza in occasione dell'ultima giornata di campionato di A, il 23 maggio, e forse anche per la finale di Coppa Italia del 19 maggio.
E gli altri sport? Nulla di definito, probabilmente per riaprire i palazzetti teoricamente bisogna aspettare l'11 giugno, ma in realtà se la tendenza dei contagi lo consentirà non è esclusa una riapertura prima.
Piscine e palestre
Anche qui, come per i ristoranti, prenotazione obbligatoria, misurazione della temperatura. Distanze differenziate a seconda che ci si trovi in palestra (non sotto i due metri) o in piscina (10 metri quadri per ogni nuotatore), divieto di lasciare indumenti indossati per allenarsi in aree comuni, niente docce.