PAOLA ZERBONI
Cronaca

Malore in campo, il pallavolista Danilo Cremona muore a 32 anni dopo il coma. Fatale un aneurisma cerebrale

Il noto giocatore lombardo si è sentito male mentre giocava a ’green volley’. Portato al Cisanello di Pisa, è stato in coma per tre giorni, poi è spirato. Acquisite le cartelle cliniche

Pisa, 24 luglio 2024 – Emorragia massiva, provocata da aneurisma cerebrale. Un killer silenzioso, infido, che spesso non dà sintomi evidenti e sfugge anche agli accertamenti e test cui deve sottoporsi chi pratica sport a livello agonistico. Un killer che non ha lasciato scampo a Danilo Cremona, 32 anni compiuti lo scorso 20 ottobre, atleta professionista del volley originario di Merate, in provincia di Lecco, per tutti "Corry". Dichiarato clinicamente morto nel tardo pomeriggio di ieri, dopo tre giorni di agonia, nel reparto di neurorianimazione della clinica universitaria di Cisanello, a Pisa. Qui è arrivato sabato scorso, in condizioni disperate dopo il malore che lo ha colpito mentre partecipava ad uno dei tornei di Green Volley, che si disputavano nel weekend a San Giuliano Terme dov’era in corso una conosciuta kermesse dedicata agli appassionati della pallavolo, il Summer Fest.

Si trovava sotto rete, stava mettendo a segno un attacco, quando i compagni e gli spettatori lo hanno visto accasciarsi all’improvviso, le mani alla testa come a proteggersi da una fitta lancinante. I soccorsi sono stati immediati. Sul posto era presente l’ambulanza con medico chiamata dagli organizzatori dela manifestazione, e - tra l’altro - i campi di San Giuliano Terme sono anche tra i primi impianti dell’hinterland pisano ad essersi dotati di defribrillatore. Un macchinario inutile, purtroppo, in questo caso.

Nel giro di dieci minuti – come ricostruito dalla task force della centrale operativa 118 di Pisa - Danilo, stabilizzato, stava varcando l’ingresso del pronto soccorso di Cisanello. Ed è proprio qui che – si apprende – avrebbe accusato un secondo malore, mentre già si trovava in coma. Poi il buio.

Invano hanno pregato e sperato i compagni di squadra e i genitori arrivati a Pisa nella nottata di sabato. Ieri a mezzogiorno, sono iniziate le procedure per la dichiarazione di morte cerebrale e intorno alle 17 il trentaduenne è stato dichiarato clinicamente morto. Le sue cartelle cliniche sono ora a disposizione delle autorità, in attesa delle valutazioni del magistrato di turno, che deciderà se restituire subito la salma ai familiari o disporre ulteriori accertamenti.

Intanto la comunità del volley piange "Corry", atleta appassionato che si era fatto apprezzare per il gran fisico e il talento. Originario di Merate, dove aveva frequentato le scuole dell’obbligo e le superiori, al liceo scientifico, qui aveva esordito e militato nell’As Merate Volley. Poi aveva indossato la maglia della Polisportiva Besanese, Polisportiva Circolo Giovanile Bresso in serie B, del Caronno, del Concorezzo e del Desio Volley. "Ognuno di noi sta correndo lungo la strada della vita. A volte siamo veloci, a volte traballanti, e insieme a te, Corry, abbiamo condiviso alcune delle stagioni più belle e intense. La tua perdita è un colpo duro per tutti noi e i campi lombardi non saranno mai più gli stessi senza di te – si legge nel post di cordoglio affidato a Facebook dalla Polisportiva Circolo Giovanile Bresso, una delle squadre in cui aveva giocato – Le nostre partite ora risuoneranno di un silenzio che nessuno di noi riuscirà a colmare".