Firenze, 23 settembre 2022 - "Il mio impegno sarà lavorare per una sola Toscana. Oggi ne esistono due di Toscane, purtroppo ben distinte tra loro. Una, quella interna, che ha infrastrutture moderne, a partire dalla Tav, realizzata dal governo guidato dal Presidente Silvio Berlusconi. E l’altra, quella costiera, che sconta un clamoroso ritardo infrastrutturale. Arranca, ha difficoltà evidenti, quando al contrario potrebbe essere il fiore all’occhiello del turismo italiano. Purtroppo nella mia terra governa la sinistra, che ha scelto di non offrire autentiche prospettive di sviluppo alla regione più famosa del mondo": parole di Deborah Bergamini, sottosegretario del governo Draghi, candidata alla Camera in Toscana per Forza Italia.
Infrastrutture, quali priorità?
"Due esempi. La Tirrenica, partita con un progetto ambizioso è al palo. Già che parliamo di infrastrutture, impossibile non citare Siena che, ancora oggi, non ha un collegamento ferroviario elettrificato. Un dettaglio, si fa per dire che, nel 2022, è semplicemente inaccettabile".
Rigassificatore a Piombino.
"Per anni i grillini hanno portato avanti un assunto, che va smontato pezzo a pezzo. Ovvero che il doveroso rispetto per l’ambiente e la necessità di fare impresa e creare lavoro non potessero andare di pari passo. Una visione un po’ misera della politica. Le gente che incontro in Toscana chiede di abbassare le bollette. Io sono a favore dei rigassificatori, ma a Piombino ci sono delle evidenti problematiche. È il primo caso di una struttura simile in banchina. I piombinesi meritano chiarezza: è essenziale un tavolo tra le istituzioni nazionali, locali e cittadine".
Multiutility dei servizi pubblici
"Se serve ad abbassare le tariffe ben venga. Io ho il sospetto, al contrario, che si tratti dell’ennesimo carrozzone sul quale la sinistra vuol piazzare amici, politici trombati e affini. In questo caso Forza Italia si opporrà strenuamente".
Come aiutare il made in Tuscany delle nostre imprese?
"Il brand Italia vale duemila miliardi di dollari. Una cifra che nemmeno riusciamo ad immaginare. Dentro quella enorme quantità di denaro, una fetta rilevante è rappresentata dalle nostre imprese toscane. La sinistra non ha mai lavorato per aiutarle, per metterle al centro del progetto di sviluppo della regione".
L.C.