
Strada stretta scaldabagno
Arezzo, 18 aprile 2025 – Demos: «sulla “ strada stretta “ del Camposanto di Arezzo. La Giunta comunale non risponde, il Sindaco non ci sente.»
«Prendersi cura di Arezzo, aver cura di Arezzo, è una delle ragioni “sociali” del lavoro ultraventennale dell’Osservatorio dei cattolici democratici DEMOS. L’incuria è ormai regola per tante zone della città di Giorgio Vasari. Torniamo su un luogo caro alla pietas degli aretini: la “strada stretta “ del Camposanto di Arezzo. Quella via difficile, dissestata, pericolosa che porta da viale Buozzi alla porta, sotto la Fortezza, del cimitero, prospicente la sede della benemerita Società MultServizi.
Tanti aretini vi passano giornalmente per un saluto ai propri defunti, altri utilizzano il capiente parcheggio sotto le mura, anche quest’ultimo pieno di buche (come d’altra parte tutt’Arezzo e ci torneremo prossimamente) che si trasforma in un acquitrino melmoso con i sempre più frequenti piovaschi. La “strada stretta “ s’inerpica piena di buche, con il manto sbrindellato, vietata al doppio senso di traffico, tante auto vi passano, gli stessi mezzi di MultiServizi e a lato un burrone pericoloso pieno di rifiuti (anche uno scaldabagno) tra gli ulivi.
È incivile, è indecente, è una vergogna non aver cura di questo angolo di Arezzo.
Mesi fa grazie alla campagna dì opinione sostenuta da Agenzie e organi di stampa, che l’Osservatorio DEMOS ringrazia, consiglieri comunali sensibili interrogarono sulla “strada stretta “ del camposanto aretino la Giunta comunale, interrogazione scritta: la Giunta, dopo tanti mesi NON risponde, il Sindaco NON sente! Sciatteria amministrativa? Noncuranza? Assopimento?
DEMOS informa gli aretini: nei cassetti comunali giace un progetto complessivo di restyling della zona. Dove è finito il progetto che doveva fare del parcheggio sottostante, a latere del muro rosso del cimitero una piazza con un percorso illuminato che portava agevolmente alla entrata superiore del Camposanto al culmine della “strada stretta “? Dove è finita l’idea di sistemazione con allargamento della “strada stretta”? Segnaliamo che, tempo fa, la proprietà dell’uliveto su cui “ pende “ la stradina avrebbe accettato, per allargarla, un accordo bonario con l’amministrazione comunale
Quella strada è pericolosa, così com’è è vergogna cittadina, conduce a un luogo di pietà e devozione, per gli aretini un luogo sacro.
Si dia inizio al restauro di tutta la zona, si metta in sicurezza la “ strada stretta”, si renda civile il luogo.
Prendersi cura, avere rispetto della comunità, Arezzo lo merita!»
DEMOS Osservatorio cattolici democratici