MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

7 gennaio 1912, la teoria della deriva dei continenti che sconvolse il mondo

Gli studi recenti hanno effettivamente confermato che saremmo tutti originari di Pannotia: un supercontinente di 600 milioni di anni fa

Rappresentazione di Pannotia (foto Ansa)

Firenze, 7 gennaio 2023 - Era gennaio del 1912 quando il geologo, meteorologo ed esploratore tedesco Alfred Wegener espose per la prima volta, durante un congresso della Società Geologica di Francoforte, la teoria della deriva dei continenti, che provocò non poco sconcerto tra i presenti alla conferenza.

Il giorno seguente, il 7 gennaio, ne venne data notizia e il mondo venne così a conoscenza di questa ipotesi geologica secondo la quale, proprio come delle zattere galleggianti, i continenti migrerebbero, e dopo un ‘viaggio’ di milioni di anni, avrebbero preso la posizione e la forma in cui oggi conosciamo l’Africa, l’Asia, l’Europa, l’America. Wegener aveva anche ipotizzato che i continenti fossero tutti uniti in un blocco unico, e che poi si fossero spostati sulla superficie terrestre muovendosi dallo strato inferiore della crosta terrestre, fino ad aver raggiunto, dopo millenni, le posizioni in cui li vediamo oggi.

Questa teoria della deriva dei continenti è stata poi sostituita da un’altra teoria, quella della tettonica delle placche. La teoria di Wegener, rivoluzionaria per l’epoca, non solo ha posto le basi per il passaggio dalla visione di un pianeta statico alla consapevolezza di vivere su un pianeta estremamente dinamico, ma ha inoltre permesso anche di poter in seguito spiegare fenomeni che tempo prima erano apparentemente inconciliabili, che interessano la crosta terrestre e sono strettamente collegati a quanto accade all'interno della Terra: come l'attività sismica, la distribuzione spaziale dei vulcani, la formazione di fosse oceaniche, e dunque la posizione e la forma dei continenti. Ma il supercontinente immaginato da Alfred Wegener è mai esistito? Gli studiosi recentemente ne hanno individuato uno di 600 milioni di anni fa al quale hanno dato il nome di Pannotia. Catene montuose e oceani conserverebbero la 'firma' dell'esistenza di questa antichissima Pannotia, che rappresentava le terre emerse nel periodo Precambriano, e che ha preceduto il più noto supercontinente Pangea. A confermare che Pannotia sia effettivamente esistito, nello studio pubblicato sulla rivista Geological Society of London, è stato il geologo che ne ha sempre sostenuto l'esistenza, Damian Nance, dell'Università americana dell'Ohio, insieme a Brendan Murphy, dell'Università canadese St. Francis Xavier. La scoperta conferma come la dinamica terrestre sia un susseguirsi di cicli di allontanamento e riavvicinamento delle placche, tuttavia ricerche così indietro nel tempo non sono facili da fare perché, secondo gli studiosi: “La crosta oceanica più antica ha fra 180 e 200 milioni di anni". Gli scienziati sono convinti che il nostro pianeta sarebbe stato interessato da almeno 7-8 cicli di formazione e disgregazione di supercontinenti, e Pannotia sarebbe proprio il penultimo di questi cicli. Nasce oggi Charles Peguy nato il 7 gennaio 1873 a Orléans. Brillante poeta, saggista e drammaturgo francese. Ha scritto: “Il trionfo delle demagogia è momentaneo, ma le rovine sono eterne.”