LISA CIARDI
Cronaca

"Di’ di sì" alla prevenzione dei tumori. Toscana, via alla campagna: esami gratuiti a tappeto

Malattie oncologiche: maxi-programma di screening di massa con la Regione. Vengono proposti test per mammella, collo dell’utero e colon retto

Via alla campagna di prevenzione in Toscana

Via alla campagna di prevenzione in Toscana

Firenze, 18 marzo 2024 – Una grande campagna di comunicazione per favorire gli screening oncologici e puntare sulla prevenzione. L’ha appena lanciata la Regione Toscana ed è la prima di questa portata dopo il Covid. "La Toscana dà sempre pone particolare attenzione alla prevenzione oncologica – ha dichiarato il governatore, Eugenio Giani –. Il nostro intento è promuovere la massima adesione agli screening. I cittadini sono molto sensibili, ma vogliamo convincere chi è indeciso. A volte vince la pigrizia, altre manca la consapevolezza".

“Dire di sì”, come recita il claim della campagna, è la scelta giusta". "La giunta regionale – ha detto l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – ha approvato nei mesi scorsi il piano che riguarda i tre programmi di screening istituzionali per il tumore alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto. Lo abbiamo definito con Ispro, con alcune innovazioni, e la campagna di comunicazione è una delle azioni previste". "Auspichiamo un cambio di approccio alla prevenzione oncologica – ha concluso la direttrice generale di Ispro, Katia Belvedere – che deve sempre di più essere affrontata abbandonando gli stereotipi dell’ansia e della preoccupazione per essere accolta con positività e un sorriso". Da qui il claim "Di’ di sì" abbinato al volto sorridente di vari operatori sanitari. Dopo il grande rallentamento durante la pandemia, stiamo notando una forte ripresa, con tanti estremamente positivi soprattutto nel 2023 che ufficializzeremo nei prossimi mesi".

Ma come funzionano i controlli? Lo screening per il tumore alla mammella si svolge attraverso una mammografia, ovvero una radiografia del seno con dosi molto basse di raggi X. Solitamente possono effettuarlo le donne tra i 50 e i 69 anni, ogni due anni, ma la Toscana ha esteso la possibilità, dal 2016, anche alle donne tra 45 e 49 (ogni anno) e tra 70 e 74 anni (ogni due). In caso di risultato dubbio o positivo la paziente sarà richiamata. Se il risultato è di nuovo positivo, sarà indirizzata verso strutture che si occupano del trattamento terapeutico.

Lo screening per il tumore del collo dell’utero si effettua attraverso due esami: il pap-test da fare ogni tre anni (tra 25 e 33 anni), e il test per infezioni da papilloma virus (Hpv), consigliato ogni cinque anni (tra 34 e 64 anni). Ci si può sottoporre al test Hpv se non si hanno mestruazioni da almeno tre giorni; in assenza di rapporti sessuali, visite ginecologiche e ecografie transvaginali nei due giorni precedenti e se non si sono usate lavande, ovuli e creme da tre giorni. In caso di pap-test positivo si procederà con una colposcopia. Se il test Hpv è positivo la paziente sarà sottoposta a un pap-test: se si rivelasse negativo viene consigliato un nuovo Hpv-test dopo un anno; se positivo sarà richiesta una colposcopia.

Lo screening per il tumore del colon-retto si rivolge infine a donne e uomini tra i 50 e i 69 anni e si fa ogni due anni. Basta un piccolo campione di feci in provetta, fornita gratuitamente, per rilevare eventuale sangue occulto. Nel caso seguiranno ulteriori accertamenti, ovvero una colonscopia. Non occorre seguire alcuna dieta specifica nei giorni che precedono l’esame. Informazioni sui tre programmi di screening possono essere richieste al numero verde 800.556060 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.