MONICA PIERACCINI
Cronaca

Dichiarazione dei redditi, maratona per il modello 730. Le detrazioni per le famiglie

Il termine per la presentazione slitta al 2 ottobre (poiché il 30 settembre è sabato). Spese mediche, scuola, sport: ecco le voci che consentono di risparmiare con il fisco

Dichiarazione dei redditi

Dichiarazione dei redditi

Firenze, 18 settembre 2023 – Maratona finale per la dichiarazione dei redditi con il modello 730, che va presentato entro il prossimo 2 ottobre (la scadenza è il 30 settembre, ma è sabato e allora slitta al lunedì). Il 730 viene fatto generalmente da dipendenti e pensionati ed è obbligato a presentarlo chi ha due CU 2022 (vecchi CUD) – ad es. perché ha cambiato lavoro o ha chiuso un rapporto e ha una CU Inps per la pensione, per la Naspi o la cassa integrazione –, chi percepisce assegni periodici dall’ex coniuge, chi ha immobili dati in affitto, anche con cedolare secca e chi, anche se ha una sola CU, vuole modificare il calcolo delle imposte già trattenute in busta paga.

"Il consiglio è di affrettarsi – afferma Damiano Cesa Bianchi, commercialista dello studio Cesa Bianchi & Piccioli di Firenze – ma senza panico. Se ci si dimentica di presentare il 730 entro i termini previsti, è possibile comunque dichiarare i redditi entro il 30 novembre 2023, utilizzando il vecchio modello Unico, che ora si chiama Redditi, obbligatorio per le partite Iva. In questo caso però l’eventuale conguaglio delle imposte non verrà trattenuto o rimborsato dal datore di lavoro in busta paga, ma andrà versato tramite F24". Se si presenta il modello Redditi entro il 30 novembre non ci sono sanzioni sulla dichiarazione, ma, nel caso emerga un conguaglio a debito si dovrà fare contestualmente un ravvedimento (con sanzioni ridotte).

Il 730 è molto utile per chi può vantare detrazioni. "Per molte detrazioni – spiega il dottor Cesa Bianchi – serve la prova del pagamento tracciato. È il caso, ad esempio, di una visita medica specialistica fatta in una struttura privata. Per portare la spesa in detrazione, occorre presentare la ricevuta del bancomat o della carta di credito oppure l’estratto conto dove compare il bonifico". Non è necessaria, invece, la prova del pagamento tracciato nel caso di acquisto di medicinali (esclusi parafarmaci e integratori) e di dispositivi medici o per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Complessivamente, è possibile detrarre dall’imposta lorda un importo pari al 19% delle spese sanitarie per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro.

"Molti contribuenti – sottolinea il commercialista – si dimenticano di portare in deduzione i contributi ai Consorzi di Bonifica. Sono cifre solitamente basse, ma, sommate alle altre detrazioni, consentono di ridurre l’ammontare delle tasse da pagare". Altre detrazioni del 19% riguardano le spese scolastiche e di istruzione (tasse e rette di frequenza fino a 800 euro complessivi di spesa), tasse universitarie (con massimali diversi per le diverse aree disciplinari), le attivtià sportive dei figli (fino a 18 anni e fino a 210 euro di spesa), veterinario (19% da calcolare fino a 258 euro di spesa massima).

Gli scaglioni

Da quest’anno dai 5 scaglioni Irpef con aliquote 23%, 27%, 38%, 41%, 43% si passa a quattro scaglioni. In dettaglio: il 23% per i redditi fino a 15 mila euro, il 25% da 15mila euro a 28mila euro, il 35% da 28mila euro fino a 50mila euro, il 43% per redditi oltre i 50mila euro.

Colf e badanti 

I contributi previdenziali e assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici, come autisti e giardinieri, ed all’assistenza personale o fa- miliare, quali colf, baby-sitter, badanti sono deducibili, per la parte a carico del datore di lavoro, fino ad un importo massimo di 1.549,37 euro.

Assicurazioni

Si può portare in detrazione il contributo al Servizio sanitario nazionale delle polizze auto? Non si può più dal 2013, ma si può detrarre il 19% cento dei premi relativi a contratti di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni. Detrazione calcolata su un massimo del premio di 530 euro.

Pensionati: quando va presentato il "modello Red”

Chiusa la campagna fiscale del 730, i Caf saranno pronti ad aiutare i pensionati con la compilazione del modello Red, che solitamente deve essere presentato all’Inps al massimo entro la fine di marzo di ogni anno. Non tutti sono obbligati a compilarlo e trasmetterlo. Lo devono fare solo coloro che ricevono delle prestazioni pensionistiche collegate al proprio reddito (e a volte anche a quello del coniuge e del nucleo familiare), come ad esempio chi percepisce gli assegni di invalidità, gli assegni e le pensioni sociali, le integrazioni al trattamento minimo. Considerato che il reddito in genere è un dato che può variare di anno in anno, per garantire la correttezza delle prestazioni erogate, l’Inps effettua la verifica annuale di tali dati: attraverso l’indicazione dei redditi posseduti, il Modello Red serve a determinare il diritto del pensionato ad usufruire di tali prestazioni e l’importo delle stesse.

L’Inps non invia più comunicazioni cartacee ai pensionati residenti in Italia per richiedere il reddito annuo, ma è il pensionato a dover presentare il modello Red per, appunto, comunicarlo all’istituto di previdenza. Il pensionato può invece ricevere dall’Inps una lettera di sollecito se l’anno precedente non ha presentato il Red, anche se avrebbe dovuto farlo.

E’ importante, invece, presentare il modello, se richiesto, perché altrimenti l’Inps sospende l’erogazione delle prestazioni, prima per 60 giorni e poi definitivamente. Due sono le modalità per trasmettere la dichiarazione reddituale: rivolgendosi ai Caf oppure direttamente dal sito www.inps.it. Ha l’obbligo di inviare il Red chi ha presentato il 730 o il modello Redditi persone fisiche, ma ha anche altri redditi che non vanno indicati in dichiarazione, chi è titolare di pensioni estere o di reddito da lavoro autonomo o chi non ha fatto la dichiarazione dei redditi.