Dieci giorni senza corrente per una falla nel sistema delle volture delle utenze domestiche

Movimento Consumatori: “Un errore evitabile è costato dieci giorni senza corrente ad una nostra socia che tra la notte e la mattina, di un qualsiasi giorno, ha avuto l’amara sorpresa”

Arezzo, 19 luglio 2024 – Dieci giorni senza corrente per una falla nel sistema delle volture delle utenze domestiche

“Un errore evitabile è costato dieci giorni senza corrente ad una nostra socia che tra la notte e la mattina, di un qualsiasi giorno, ha avuto l’amara sorpresa. L’errore sembrerebbe imputabile al coinquilino che avrebbe comunicato il POD (codice che contraddistingue ogni contatore) della nostra socia anziché il suo al fornitore in sede di trasferimento. Quello che come Movimento Consumatori contestiamo è la normativa che si ha per quanto riguarda l’effettuazione delle volture. Reputiamo che le volture, ovvero il cambio dell’intestatario del contratto di fornitura delle utenze, avvengano sì, in alcuni casi, in modo semplice, ma lacunoso. Riteniamo essenziale che il fornitore si sinceri che l’intestatario uscente acconsenta alla voltura non lavandosene le mani facendo firmare un foglio al richiedente dove se ne assume ogni responsabilità” – conclude Armando Mansueto, presidente del Movimento Consumatori Arezzo

“Al di là dell’errore effettuato dal nuovo intestatario della fornitura, contestiamo le modalità della riattivazione di quest’ultima avvenuta, non in seguito alle sollecitazioni della socia, durate quasi 10 giorni, solo perché sul caso è intervenuto il giornale “La Nazione”. Da questa vicenda cosa dobbiamo trarne? Avranno per caso un maggiore valore le inchieste giornalistiche (che ringraziamo) rispetto alle esigenze primarie del mal capitato? La cosa che sorprende quindi è la tempistica: infatti in sole due ore il fornitore ha provveduto a risolvere il problema mettendosi in contatto con la nostra socia. Secondo noi urge un intervento delle autorità competenti affinché le volture avvengano in modo più puntuale e con più consensi perché un altro rischio è che nelle volture si annidino anche delle vere e proprie truffe. Vien da sé che al mal capitato non converrà mai agire in giudizio per rifarsi contro colui che ha richiesto la voltura. Le falle ci sono, è bene risolverle prima che qualcuno ci giovi” – conclude Armando Mansueto