Firenze, 11 febbraio 2022 - Nell’epoca dei social e della globalizzazione, la notizia del secolo non è arrivata dal web o da una telecamera, ma annunciata nel chiuso di un Concistoro. Non è stata scritta al computer, ma letta da un foglio di carta. Né è stata pronunciata in inglese, bensì in latino. Era l’11 febbraio del 2013 e in Vaticano doveva essere una giornata come tante: nessuno si aspettava che invece sarebbe entrata nella storia.
Non poteva essere altrimenti: l’annuncio a sorpresa di Papa Benedetto XVI, di ritirarsi dal Pontificato e di non portarlo a termine fino alla conclusione naturale, lasciò attonito il mondo intero. Una decisione coraggiosa pressocchè senza precedenti: Ratzinger era il primo Papa che si ‘dimetteva’ a sette secoli di distanza dal ‘gran rifiuto’ di Celestino V. Quella mattina, terminato il Concistoro, il Papa invece di alzarsi, rimase seduto. Disse subito due cose: che non aveva Convocato i cardinali solo per i decreti delle canonizzazioni, e che aveva da comunicare “una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa”. Provato dal peso degli anni, degli impegni e delle responsabilità, annunciò alla presenza del Cardinali riuniti, in un’atmosfera surreale, la sua decisione con queste precise parole: “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il Ministero petrino. Sono ben consapevole che questo Ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito (…).
“Per questo – proseguì Benedetto XVI - ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al Ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005 (…). Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”. In pochi istanti la notizia fece il giro del mondo, la sala stampa vaticana si riempì di giornalisti. Papa Ratzinger aveva fissato anche il giorno della sua uscita di scena, il 28 febbraio, fissando così la data della ‘sede vacante’ che, di fatto, diede avvio alla procedura per l’elezione del suo successore: Papa Francesco.
Nasce oggi
Thomas Edison nato l’11 febbraio a Milano, Ohio, Stati Uniti. il Trai più geniali e prolifici inventori della storia dell’umanità, che con le sue scoperte ha segnato profondamente il progresso, è stato il primo imprenditore che seppe applicare al processo delle invenzioni i principi della produzione di massa. Tra le sue più famose invenzioni: la lampadina e il fonografo, primo strumento della storia in grado di riprodurre e registrare suoni. Ha detto: “Colui che non sbaglia mai perde un sacco di buone occasioni per imparare qualcosa”.