LISA CIARDI
Cronaca

Adolescenti toscani sempre più “dipendenti digitali”: l’allarme degli psicologi

Presentati stamani i risultati del questionario fra gli iscritti all’Ordine degli Psicologi, in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria (Dipartimento Neurofarba) dell’Università degli Studi di Firenze

Firenze, 9 gennaio 2025 - Cresce il disagio giovanile, legato soprattutto all’uso (e all’abuso) di strumenti digitali. Lo testimonia il report sulla salute psicologica dei toscani e delle toscane, condotto tramite questionario online fra gli iscritti all’Ordine degli Psicologi della Toscana, in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria (Dipartimento Neurofarba) dell’Università degli Studi di Firenze.

L’indagine, che si è svolta da marzo a giugno 2024 (riferita al periodo marzo 2023-marzo 2024), è stata presentata stamani alla presenza del presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, della presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino, di Enrico Sostegni presidente Terza Commissione del Consiglio, e Andrea Vannucci consigliere della Terza Commissione.

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Sette psicologi toscani su dieci riportano che gli adolescenti soffrono di dipendenze digitali, legate soprattutto all’uso di internet (Getty Images)

Nello studio, circa sette psicologi toscani su dieci riportano che gli adolescenti soffrono di dipendenze digitali, legate soprattutto all’uso di internet. In particolare, il 71% dichiara di avere adolescenti in trattamento con comportamenti problematici legati all’uso di internet, e il 63% di seguire ragazzi e ragazze che hanno comportamenti problematici legati all’uso di videogiochi. Un disagio che, nel 2024, insieme alla crescita di ansia e problemi relazionali, ha determinato un aumento delle richieste di supporto psicologico per il 68% dei professionisti coinvolti.

I dati sono stati illustrati da Caterina Primi, professoressa ordinario di Psicometria e presidente della Scuola di Psicologia dell’Università di Firenze, e Rossella Capecchi, segretario dell’Ordine degli Psicologi della Toscana. Al report hanno partecipato 644 professionisti di tutte le province toscane, ai quali è stato chiesto se riscontrassero cambiamenti nelle richieste di supporto e quali fossero le principali questioni che affliggono i toscani.

Le risposte più preoccupanti sono state quelle relative agli adolescenti, dei quali si occupa l’80% del campione intervistato. Il 68% di questi professionisti, infatti, ha riscontrato un aumento delle richieste di assistenza, soprattutto per ansia (87%), problemi relazionali (83%) e dipendenze digitali (68%). Oltre al già citato abuso di internet e di videogiochi, si fa spazio anche il gioco d’azzardo online (10%).

Tra gli psicologi che seguono i giovani adulti (88% del campione) il quadro è altrettanto problematico. Il 62% di questi ha riscontrato un aumento delle richieste e i problemi principali sono i sintomi ansiosi (83%), i problemi relazionali (77%) e, i sintomi depressivi (66%). Il 34% degli psicologi si occupa di bambini. Tra questi, il 51% ha constatato un aumento delle richieste di supporto. In questo caso i disagi prevalentemente percepiti in crescita tornano a essere ansia (83%), problemi relazionali (80%) e dipendenze digitali (68%).

Tra i professionisti che seguono adulti (79% del campione), il 54% dichiara di non aver registrato differenze nel numero di richieste rispetto all’anno precedente. Ansia (72%), sintomi depressivi (62%) e problemi relazionali (61%) rappresentano le principali forme di disagio. Infine, degli anziani si occupa il 27% degli psicologi coinvolti. Il 63% di loro non ha riscontrato differenze di richieste rispetto all’anno precedente e le questioni percepite in crescita sono quelle relative a disturbi del sonno (64%), ansia (60%) e sintomi depressivi (56%).

Lo studio evidenzia, inoltre, come siano particolarmente diffusi tra i più giovani i disturbi alimentari. Guardando agli adulti, emergono poi la dipendenza dal tabacco, l’abuso di alcol, di Internet e di psicofarmaci.

"Questi dati – ha detto la presidente dell’Ordine, Gulino – confermano una situazione già nata prima del Covid e accentuata dalla pandemia, la cui coda si fa ancora sentire. Il report evidenzia come i più giovani siano maggiormente colpiti. Ma un altro dato importante è che sono loro stessi a chiedere sostegno psicologico, superando di fatto un tabù sociale che sembrava duro a morire”.

“La strada che abbiamo tracciato insieme all’Ordine e ai colleghi firmatari della legge sullo psicologo di base, Vannucci e Sostegni, è quella giusta – ha proseguito il presidente Mazzeo - A questo punto servono risorse, per trasformare la sperimentazione in qualcosa di più strutturato e che possa interessare più territori possibile. Dobbiamo allargare e strutturare la presenza degli psicologi di base. Siamo solo a un punto di partenza".

"I dati evidenziano un aumento significativo delle richieste di supporto – ha spiegato il consigliere Vannucci – In Toscana, con la legge sullo psicologo di base, è stato compiuto un passo importante. La Regione è impegnata da anni su questo fronte, ma l’esperienza della pandemia e le sfide attuali amplificano i bisogni, rendendo necessario un impegno ancora più forte e diffuso». «Questo lavoro dell’Ordine degli Psicologi, insieme al report che dal 2022 fa l’Agenzia regionale di Sanità – le parole del consigliere Enrico Sostegni - ci permette di avere un quadro sempre più chiaro dello stato di benessere dei nostri cittadini e come orientare gli interventi”.