ANGELA BALDI
Cronaca

Disabili, pochissimi trovano un lavoro

Solo l’8% viene impiegato. Ad Arezzo sono il 10% degli iscritti al collocamento mirato di tutta la Toscana

uffici

Arezzo, 6 ottobre 2023 – Pochissimi i disabili che trovano lavoro, la media italiana è molto al di sotto di quella Europea. E in questo quadro Arezzo e la Toscana non brillano, allineandosi su dati molto bassi: solo sotto il 10% si trova un impiego, stando ai numeri forniti da Uniciv l’Unione degli Invalidi Civili. Nel nostro paese su 100 persone di un’età compresa tra i 15 e i 64 anni che, pur avendo limitazioni nelle funzioni motorie e o sensoriali essenziali nella vita quotidiana oppure disturbi intellettivi o del comportamento, sono comunque abili al lavoro, solo 35,8 sono occupati .

Un dato che cozza fortemente con la media dell’Unione Europea , superiore al 50 % e quindi più alta di quasi venti punti percentuali rispetto all’Italia. In numero assoluto i disabili occupati sono oltre un milione, dato che corrisponde circa alla metà del totale dei disoccupati in Italia, il che dà la dimensione dell’incidenza di questo fenomeno assolutamente iniquo. A questo si aggiunge un sistema di collocamento pubblico totalmente inefficiente, che annualmente realizza solo 20-30 mila inserimenti. Inoltre persistono le differenze generazionali, territoriali e di genere: per le prime il dato più significativo è l’età media molto alta delle persone disabili occupate nel nostro Paese, 59 anni ; per quanto riguarda i territori persiste il divario Nord-Sud, con alcune regioni del Nord come la Lombardia - che occupano tante persone quanto l’intera macro area Sud- Isole; infine, anche qui si acuiscono i divari di genere, con dati sbilanciati a favore degli uomini: quasi il 40% rispetto al 60%. Stando ai dati contenuti nel VII Rapporto sulle disabilità in Toscana 2022 / 2023 redatto dalla Regione Toscana e dall’Osservatorio Sociale Regionale, al 31 dicembre 2021 risultavano iscritte al collocamento mirato 40337 persone nella nostra regione, con un picco di oltre 8500 persone e in provincia di Firenze (nei pochi dati disponibili del 2023 tale cifra aumenta a 9770 , più 240 riferiti alle categorie protette) , con una media regionale di incidenza sugli iscritti ai Centri per l’Impiego di circa il 7,5%. A fronte di questi numeri, ci accorgiamo di come gli avviamenti e le assunzioni siano ancora veramente troppo poche: nel 2021 anno in cui sono disponibili gli ultimi dati – gli avviamenti sono stati 1396, quasi 600 in meno al 2019, l’ultimo anno in cui i dati non sono “viziati” dalla pandemia. Per quanto riguarda le assunzioni , sono state pari a 9771 nell’arco dell’anno - mediamente solo uno su quattro, il 24,2% per l’esattezza e non assolutamente distribuite in modo equo sul territorio: Firenze infatti col 22 % circa del totale delle assunzioni, doppia qualsiasi altra provincia.

Ad Arezzo su 2014 femmine e 2033 maschi in totale 4047 persone iscritte al collocamento mirato, la percentuale di assunzioni sul totale degli iscritti al collocamento è del 10% sul totale regionale e dell'8,1 sugli iscritti al centro per l’impiego, poco sopra la media toscana al 7,5. Pochissime quindi le domande di lavoro evase dai Centri per l’Impiego, non sufficienti anche se si guarda ai numeri forniti dalle aziende. Eppure secondo la legge 68/99, esiste un numero minimo di assunzioni obbligatorie di disabili e di persone appartenenti alle categorie protette che ogni datore di lavoro, pubblico e privato - deve necessariamente fare. Tale quantità varia in base ala dimensione dell’azienda: se sono presenti da 15 a 35 dipendenti la misura indica l’assunzione obbligatoria di un lavoratore disabile; se i dipendenti sono da 36 a 50 le assunzioni obbligatorie di disabili devono essere due; se l’azienda ha più di 50 dipendenti allora si deve assumere il 7 % dei lavoratori occupati più uno che sia nelle c.d. “categorie protette”.