CARLO BARONI
Cronaca

Non c’è mai pace sulla Fi-Pi-Li: incidenti, code e disagi. “E con la pioggia le corsie si allagano”

Altra giornata di passione. Con i temporali di queste ore, il traffico non riesce a scorrere. Pendolari, camionisti, Ncc: protestano tutti, ormai basta pochissimo per mandare tutto in tilt

Pisa, 4 ottobre 2024 – Dall’inferno di fuoco per il caldo torrido, all’inferno d’acqua. Non c’è pace in Fi-Pi-Li. Solo lacrime e, spesso, anche sangue. E’ di pochi giorni fa l’ultimo saluto a Sandro Banchellini, il volontario della Cri, motore dei “Dannati” della veloce – il gruppo di mutuo aiuto fra gli utenti della superstrada – morto in un incidente. Questi sono giorni ancora più duri del solito per la direttrice che unisce Firenze al mare funestata dal maltempo. “Con la pioggia forte, le corsie si allagano, si creano pozze, si approfondiscono buche – tuona Maurizio Bandecchi (Assotir Toscana) – . Un incubo bagnato. Non sarà colpa di auto e camion, almeno questo”.

Code e caos sulla FiPiLi
Code e caos sulla FiPiLi

Anche ieri code e disagi sia in direzione Firenze che di Livorno. Anche sui servizi collegati ci sarebbe da dire, secondo Assotir. “In occasione dell’incidente del 2 ottobre, zona Ginestra, con un mezzo intraversato sulle corsie – sottolinea Bandecchi – anche quando si è riusciti a spostarlo, alle auto è stato giustamente permesso di defluire, ma non ai mezzi pesanti: una cinquantina, sono rimasti letteralmente prigionieri, fino quasi alle 10,30 quando sono stati completati i lavori di ripristino del guard rail danneggiato. Sono stati bloccati, senza un apparente motivo e senza alcun tipo di assistenza. Davvero non si sarebbe potuto fare altrimenti?”.

“Tuttavia – conclude – l’unica vera soluzione è avviare sul serio un percorso di messa in sicurezza di questa fondamentale arteria toscana”. Superstrada sotto attacco anche di Azione Ncc, l’associazione dei noleggi con conducente: “Due incidenti in meno di 24 ore sulla Fi-Pi-Li fanno scalpore per chi non passa dalla superstrada tutte le settimane. Noi non siamo sorpresi: è un tratturo, non una strada”.