Elettra Gullè
Cronaca

“Fragili, chiusi nei social, ansiosi”. Più della metà degli adolescenti toscani soffre di disagio psicologico

La tragedia di Paderno Dugnano ci spinge a mettere ancora più a fuoco il mondo dei giovanissimi. Villa Lorenzi: “Ragazzi che vanno in tilt di fronte alle più piccole difficoltà. Faticano a controllarsi emotivamente”

In base a un’indagine dell’Agenzia regionale di sanità ben 70mila adolescenti toscani hanno manifestato un disagio di tipo psicologico (Immagine di repertorio Ansa)

In base a un’indagine dell’Agenzia regionale di sanità ben 70mila adolescenti toscani hanno manifestato un disagio di tipo psicologico (Immagine di repertorio Ansa)

Firenze, 3 settembre 2024 - La tragedia di Paderno Dugnano ha scosso l’Italia intera e, in particolare, le famiglie con figli adolescenti, attonite di fronte ad un fatto di cronaca avvenuto all’interno di un contesto apparentemente sereno. Mamma, babbo, due figli. Cosa può essersi scatenato nella mente dell’omicida? E, soprattutto, cosa sta succedendo ai nostri ragazzi? I dati, a tal proposito, fanno venire i brividi. È del febbraio scorso un’indagine dell’Agenzia regionale di sanità in base alla quale ben 70mila adolescenti toscani hanno manifestato un disagio di tipo psicologico, cresciuto in maniera esponenziale dopo il Covid. Sempre in quella fascia d’età siamo di fronte ad un numero molto elevato di accessi al pronto soccorso (8,1 ogni mille abitanti) e, soprattutto, a ricoveri per problemi psichiatrici in fase acuta che sono quasi triplicati dal 2012. Tra i problemi sempre più frequenti, i disturbi dell’alimentazione: il tasso dei ricoveri è dell’1,6 per cento (con differenziazione ancora notevole per genere: 3,2 nelle femmine e 0,1 nei maschi).

Uno scenario preoccupante che combacia nella sua gravità con quanto rilevato dall’ultimo studio, riferito ai dati del 2023, che l’ordine degli Psicologi della Toscana ha condotto tra i suoi iscritti, con la collaborazione dell’Università di Firenze. I nostri ragazzi hanno molta paura del futuro. E soffrono di ansia, di depressione, di fobie sociali e scolari. Si tratta di disagi che colpiscono il 56% degli adolescenti, con le ragazze particolarmente vulnerabili (52%).

Il fenomeno è stato amplificato dall'isolamento sociale e dall'abuso dei social media, specialmente dopo la pandemia. Tra gli adolescenti, il 33% soffre di ansia, il 17% ha problemi relazionali e il 13% si trova in uno stato di isolamento sociale.

L'uso problematico dei social è preoccupante soprattutto tra le giovani ragazze, con un tasso che arriva fino al 20,5% tra le adolescenti toscane di 13 anni.

A Firenze, il progetto Villa Lorenzi da più di 30 anni si occupa in prima persona di ragazzi e di famiglie in difficoltà. Ebbene, se dieci anni fa a Villa Lorenzi arrivavano mediamente due telefonate a settimana da parte di genitori in difficoltà coi figli, adesso siamo ad una cinquantina di richieste di aiuto al mese. “Il momento più difficile è quello tra i 14 e i 18 anni - dicono la presidente Zaira Conti e il direttore Stefano Superbi -. Capita sempre più spesso che gli adolescenti cerchino una fuga, che si concretizza o nello stare fuori casa praticamente sempre, anche di notte, oppure nel ritirarsi nella propria cameretta e vivere la propria esistenza solo attraverso il computer”. Alla base del crescente disagio, osserva Superbi, “c’è una grande difficoltà a controllarsi emotivamente”. “La più piccola difficoltà manda in tilt i nostri giovani, che si arrabbiano in modo eccessivo - prosegue il direttore -. Oggi, esser lasciato dalla fidanzatina diventa un dramma insuperabile”. Una generazione fragile. Ma perchè? “Si tende a dire troppi pochi no - dice Conti -. Le famiglie spianano troppo la strada ai loro figli. Poi, va detto, il Covid ha fatto da spartiacque. Ha impedito ai ragazzi di sperimentare l’approccio con l’esterno con la dovuta gradualità”.