Il caso Careggi era finito sotto i riflettori con l’interrogazione parlamentare del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. A seguito dell’interrogazione il ministero della Salute ha inviato gli ispettori per verificare che l’iter del centro per la disforia di genere rispondesse alle indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco riguardo, in particolare, alla somministrazione ai minori della triptorelina, un medicinale in grado di bloccare la pubertà. Ora, con una relazione dettagliata, gli ispettori ministeriali sanzionano il centro, dando un tempo per correggere la rotta. Emergono “elementi di criticità molto significativi nell’ambito del percorso di presa in carico e gestione dei pazienti, anche per quanto riguarda l’utilizzo della terapia farmacologica con triptorelina”. Poi si entra nello specifico. Careggi non ha rispettato l’obbligo previsto da Aifa di esigere supporto psichiatrico per il trattamento con il farmaco che blocca lo sviluppo puberale; non ha trasmesso i dati ad Aifa che quindi non ha potuto predisporre i dati di monitoraggio clinici; non ha un’organizzazione che consenta il corretto percorso di presa in carico: manca la figura del neuropsichiatra infantile.
Firenze, 8 aprile 2024 – E’ ancora polemica nera sul centro fiorentino di Careggi per incongruità e disforia di genere: la Regione che, con il governatore Giani e l’assessore alla sanità Bezzini, sostiene di non aver ricevuto la relazione degli ispettori ministeriali, tira dritto: non stoppa l’attività del centro né la cambia di una virgola, in attesa di leggere ciò che è scritto nel referto dell’audit. Si tratta comunque di un "invito", e non di un obbligo "a porre in essere in un tempo definito una serie di azioni correttive": almeno così si legge nella risposta sintetica che, del caso, il ministro della salute, Orazio Schillaci, dà all’interrogazione parlamentare presentata dal presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Un giallo dove possa essere finita la raccomandata che il ministero della Salute ribadisce di avere inviato il 3 aprile scorso. Sarà rimasta ferma in qualche ufficio postale anche se in tempio di comunicazione in tempo reale e di intelligenza artificiale la cosa fa un po’ sorridere.
Tornano all’attacco il senatore Gasparri e il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Marco Stella: "Abbiamo contribuito a scoprire una vicenda vergognosa, che non può rimanere priva di conseguenze – dicono – I responsabili politici e sanitari che hanno trattato dei bambini senza le cautele prescritte dalle procedure stabilite dagli organi competenti devono lasciare i loro incarichi: a Careggi non c’è stata la adeguata e prescritta assistenza di psicoterapeuti specializzati per l’infanzia in occasione del ricorso alla triptorelina per bloccare la pubertà nei casi presunti di disforia di genere. Una colpa gravissima".
Tornano a bomba anche sulla questione della raccomandata: "É inutile che mentano gli esponenti del Pd toscani: chi dice che il documento non è stato inviato alla Regione è un bugiardo. E sarà smentito nelle prossime ore anche in consiglio regionale".
Parlano di uno scandalo gravissimo. Mentre la procura ha aperto un fascicolo dopo l’esposto presentato dall’avvocata Annamaria Bernardini de Pace. Per Fratelli d’Italia dovrebbero essere presi immediatamente provvedimenti drastici: il centro di Careggi dovrebbe interrompere i trattamenti.
"Lo avevamo detto fin dall’inizio che l’attività del centro per la disforia di genere di Careggi fosse fuori dalle regole, trattandosi di una evidente campagna ideologica portata avanti da alcuni sulle vite di tanti bambini. Ci sono responsabilità enormi che andranno accertate – dice il consigliere regionale di FdI Diego Petrucci – Ho denunciato sin dall’inizio il fatto che a Careggi non ci siano neuropsichiatri infantili, che sono le figure professionali che hanno le competenze specifiche per occuparsi di una questione delicata come la disforia di genere. Di fronte agli elementi emersi dalla risposta all’interrogazione parlamentare, Giani e Bezzini hanno pensato solo a difendersi, non hanno detto una sola parola sulle misure che dovranno intraprendere nel centro per tutelare la salute dei giovani seguiti a Careggi".
Petrucci chiederà al presidente della commissione sanità del consiglio regionale Sostegni di convocare una seduta straordinaria. "Bezzini dovrà riferire della relazione sul centro inviata dal ministero e delle azioni che dovranno essere intraprese – incalza Petrucci – Chiederò, con apposito atto, che l’attività del centro sia sospesa fin quando non avremo la certezza che siano rispettate tutte le procedure prescritte da Aifa".
Sul caso interviene anche la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino, coordinatrice nel partito del dipartimento Tutela vittime. "Fa rabbrividire pensare alla disinvoltura con la quale dei minori possano essere stati sottoposti a trattamenti ormonali senza adeguata indagine psicologica e in piena controtendenza a quando sta accadendo in moltissimi altri Stati, dove l’uso della triptorelina è stato interrotto – dice – Oltre ai danni procurati si aggiunga che molti studi hanno dimostrato che spesso la cosiddetta ‘disforia di genere’ viene superata, senza alcun intervento farmacologico, con il passare dell’adolescenza".
L’utilizzo del farmaco triptorelina allo scopo di bloccare la pubertà è stato definitivamente stoppato nel mese scorso in Inghilterra e Svezia, mentre in Italia si stanno rivedendo le linee guida e, a tal proposito, si sono incontrati il ministro Schillaci e la ministra per la famiglia Eugenia Maria Roccella.
Al centro fiorentino il trattamento di minori è in crescita costante. Nel 2022 c’erano stati 60 accessi e 18 prescrizioni per il farmaco, 150 accessi nel 2023 con 26 prescrizioni. L’età media dei ragazzi è di 14,8 anni e di 15,2 quella di chi necessita del trattamento con triptorelina.