Arezzo, 11 novembre 2024 – I distretti tradizionali e i poli tecnologici della Toscana si confermano trainanti per l’economia regionale registrando, nei primi sei mesi dell’anno, una crescita delle esportazioni del +21,8% rispetto al primo semestre 2023, pari a 3,4 miliardi di euro. Questi risultati si differenziano nettamente dalla media nazionale che, invece, si è attestata a +3,9%.
Come emerge dal Monitor dei Distretti della Toscana, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, buona parte della crescita è legata principalmente al balzo registrato nelle esportazioni del distretto dell’Oreficeria di Arezzo (+135,8%) e dal Polo farmaceutico toscano (+45,2%) che rappresentano le prime due realtà toscane per esportazioni nel 2024 con un peso di circa il 46%.
Registrano invece un calo i distretti della Pelletteria e calzature di Firenze (-21,8%) e l’Abbigliamento di Empoli (-4,1%) per effetto del peggioramento delle condizioni di domanda e del calo dei consumi che ha penalizzato l’intero sistema moda. Sempre tra le specializzazioni del sistema moda, anche il Tessile e abbigliamento di Prato realizza una contrazione complessiva del 5,0%, mentre la Concia e calzature di S. Croce sull’Arno mostra un calo del 6,7%. In crescita, invece, il Tessile e abbigliamento di Arezzo che consegue un aumento delle esportazioni nei primi sei mesi del 3,0% grazie al buon andamento nei mercati europei come Francia, Germania e Spagna che si confermano come i primi partner del distretto.
Ottimo, invece, l’andamento del distretto dell’Oreficeria di Arezzo ha più che raddoppiato il valore delle vendite all’estero, registrando una crescita del +135,8%. Questo risultato è dovuto principalmente all’aumento delle esportazioni verso la Turchia, cresciute di 2 miliardi di euro, tanto che il mercato è diventato il primo partner per il distretto.
I poli della farmaceutica e del biomedicale si confermano un elemento di traino per i risultati della regione: nel primo semestre 2024 hanno realizzato esportazioni per circa 5 miliardi di euro, con una crescita del 42,3%. Il ruolo principale è del Polo farmaceutico toscano che ha registrato una crescita del +45,2%, grazie soprattutto ai risultati delle esportazioni dalla provincia di Firenze. Nel Biomedicale di Firenze la variazione si è attestata al +2,4%, grazie all’apertura di un corridoio commerciale verso il Vietnam e alla crescita verso Hong Kong, Giappone ed Emirati Arabi Uniti, che hanno più che compensato il calo delle esportazioni verso la Svizzera.
Anche la filiera agro-alimentare realizza una crescita nel primo semestre pari al 27,3%, con un valore complessivo di esportazioni pari a 1,4 miliardi, grazie soprattutto al distretto dell’Olio toscano che ha registrato una crescita del +63,2%. Tra i mercati, gli Stati Uniti si confermano il primo sbocco, ma anche nei paesi europei si è registrato un incremento rilevante, come in Francia, e Germania. In positivo anche il distretto dei Vini dei colli fiorentini e senesi che ha registrato una crescita del 3,6%, realizzata prevalentemente nel mercato americano che rappresenta il 40% dell’export distrettuale. Il distretto Florovivaistico di Pistoia conferma il valore delle esportazioni del primo semestre 2023 con 241 milioni di euro, grazie a buoni risultati delle esportazioni verso Germania e Romania, che sono stati compensati dal calo delle vendite verso Francia e Regno Unito.
Il comparto dei Mezzi di trasporto conferma i buoni risultati ottenuti nel 2023 e realizza una crescita del 22,9%, sostenuta da entrambe le specializzazioni della Nautica di Viareggio e dalla Camperistica della Val d’Elsa. Il distretto della Camperistica della Val d’Elsa, in particolare, ha realizzato una crescita delle esportazioni del +15,5%, andamento nettamente superiore rispetto alla crescita registrata in Europa in termini di immatricolazioni di camper e caravan (+4,9%).
Il distretto del Cartario di Lucca ha registrato un calo del -13,6% rispetto al periodo gennaio-giugno 2023, dovuto in parte alla dinamica deflativa. La contrazione delle esportazioni ha interessato tutti i principali mercati a partire dalla Francia, Germania e Spagna. Sempre nella filiera dell’industria cartaria, si segnala il dato in controtendenza per il distretto delle Macchine per l’industria cartaria di Lucca che cresce del 32,3%, trainato da un balzo di vendite in Francia e dal buon andamento negli Stati Uniti.
Tra i settori del sistema casa, si rafforza la crescita del distretto del Marmo di Carrara (+6,2%), che ha interessato tutte le componenti del distretto, dal marmo grezzo, al marmo lavorato e anche la componente, in valore più contenuta, delle macchine per cave. In calo, invece, l’export del Mobile imbottito e sistemi per dormire di Quarrata e Prato (-9,3%), condizionato dalla riduzione delle vendite verso la Francia, solo in parte compensata dal buon andamento negli Stati Uniti.
Anche nella seconda parte dell’anno peserà la debole dinamica degli scambi mondiali di merci; resterà quindi una variabilità nei risultati determinata dalla differenziazione nelle specializzazioni; è molto probabile che una crescita diffusa sia rimandata al 2025 quando, soprattutto in Europa, inizieranno a concretizzarsi gli effetti del rientro dell’inflazione e della riduzione dei tassi.
“La crescita delle esportazioni distrettuali toscane nei primi sei mesi dell’anno, nettamente superiore rispetto alla media nazionale, conferma la capacità distintiva delle nostre PMI di fornire produzioni di alta qualità e di essere incisive sui mercati esteri -. Commenta Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo – Una qualità che sosteniamo da tempo anche attraverso iniziative e programmi specifici, come webinar e Laboratori ESG, orientati ad accompagnare le imprese nella transizione digitale ed ecologica e nel loro sviluppo internazionale. A queste attività si aggiunge il consueto supporto finanziario: nel 2024 abbiamo erogato ad imprese e famiglie toscane e umbre finanziamenti per 2,4 miliardi di euro”.