
Incendio in una foto di repertorio
Firenze, 3 luglio 2023 - Scattato il divieto di abbruciamenti ed accensioni fuochi in Toscana. Dal primo luglio fino al 31 agosto non si possono in alcun modo accendere fuochi, ad eccezione ovviamente dei bracieri e dei barbecue presenti nelle abitazioni oppure nelle aree attrezzate. Per prevenire il rischio incendi, Coldiretti ha stilato un utile vademecum. La prima regola è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse.
Soprattutto nelle campagne non bisogna gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e, nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi, bisogna verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca, che potrebbe incendiarsi.
Inoltre, continua Coldiretti Toscana, non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e, in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.
Nel caso in cui venga avvistato un incendio è fondamentale non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento, evitando di farsi accerchiare dalle fiamme, e chiamare subito i numeri di emergenza.
Dato che, conclude l’associazione, “un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”.
In questo senso, “la presenza degli agricoltori-sentinella sul territorio” risulta fondamentale. La scorsa estate fu terribile sotto il profilo dei roghi: ci furono 591 incendi, che hanno distrutto 2.247 ettari. “La presenza degli agricoltori nei territori che sono stati investiti dal fuoco ha limitato i danni e permesso ai soccorsi di spegnere le fiamme più rapidamente - spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana -. Laddove invece i terreni erano abbandonati le fiamme hanno trovato le condizioni ottimali per crescere e diventare ancora più pericolose per la popolazione e per la nostra biodiversità. Il ruolo di sentinelle dei nostri agricoltori può crescere ancora. Sono il primo fronte e possono fornire quella tempestività nelle segnalazioni e conoscenza del territorio che può fare la differenza nel salvare i nostri boschi ed evitare che le fiamme lambiscano gli abitati e si propaghino mettendo in pericolo la comunità''.
Coldiretti si rivolge anche alle imprese e ai cittadini a cui chiede di osservare scrupolosamente le prescrizioni e di segnalare al numero unico di Emergenza 112 o al Numero verde 800.425.425 della Sala operativa regionale antincendi boschivi eventuali focolai così da favorire un tempestivo intervento.