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Dpcm Natale, in Toscana forse una mini-finestra gialla. Giani: "Decide il Governo"

Covid, le valutazioni di Roma sulle possibili restrizioni in vista delle Festività. A livello nazionale si va verso un'Italia tutta rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio

Code fuori dai negozi a Firenze (New Press Photo)

Code fuori dai negozi a Firenze (New Press Photo)

Firenze, 16 dicembre 2020 - "Decide il Governo". Dopo giorni di polemiche tra Firenze e Roma, il presidente della Toscana Eugenio Giani ribadisce che sarà l'Esecutivo Conte a dare il suo verdetto su cosa accadrà alla Toscana in questa seconda metà di dicembre per quanto riguarda le restrizioni anti-coronavirus.

Incombe infatti una possibile zona rossa per l'intera Italia durante le vacanze natalizie per evitare assembramenti, come si sta discutendo da giorni anche alla luce dell'ultimo weekend, quello del 5-6 dicembre, quando migliaia di persone si sono riversate nei centri storici per gli acquisti.

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Ma allo stesso tempo i numeri toscani non sono cattivi e Roma potrebbe concedere alla regione un periodo, pur breve, di zona gialla. Per far respirare i toscani che potrebbero avere libertà di muoversi.

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Giani: "Sui possibili colori non mi pronuncio"

"Io non mi pronuncio su questo, perché è il governo che è competente sulle zone, sui colori, e conseguentemente sara' il governo a prendere i provvedimenti eventuali". Lo ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani in merito all'ipotesi di "zona rossa nazionale" per le festività natalizie. "Io non sono autorizzato a dire in pubblico ciò che avviene nelle riunioni riservate: quindi io non ho assolutamente nessuna indicazione da dare su quelli che saranno i provvedimenti restrittivi che approva il governo, sarà il governo ad annunciarli", ha concluso Eugenio Giani.

L'ipotesi di una mini-finestra gialla

C'è a questo punto da riflettere con il calendario alla mano. Se le restrizioni per un'Italia tutta in zona rossa partiranno dal 24 dicembre, allora la Toscana potrebbe avere, tra lunedì 21 e mercoledì 23 dicembre, tre-quattro giorni di zona gialla. Che farebbe certamente respirare i toscani, che ormai da settimane non possono muoversi fuori dalla propria regione a meno che non lo facciano, autocertificazione alla mano, per motivi di salute o lavoro. Ovviamente per questa mini-finestra gialla il condizionale è d'obbligo, anche perché c'è da attendere le decisioni del Comitato Tecnico Scientifico

Il Comitato tecnico scientifico: "Preoccupati per Festività"

«Siamo molto preoccupati per le prossime settimane natalizie perché sappiamo quali possono essere i potenziali rischi d'incontro e convivialità tra le famiglie». Lo ha ribadito il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo a 'Mattino Cinque' su Canale 5 sottolineando che «se non stiamo molto attenti, ripartirà una curva che non deve ripartire perché a inizio di gennaio ci attendono molte scadenze: il ritorno al lavoro, il ritorno a scuola, auspicabile, e l'inizio della campagna vaccinale. Appuntamenti troppo importanti ai quali dobbiamo arrivare preparati».

Vaccini in Toscana, prima dotazione di 116.240 dosi

«Noi avremo una dotazione di 116.240 vaccini: la campagna vaccinale partirà proprio i primi giorni dell'anno, e appunto per questo abbiamo già predisposto l'iter per le prenotazioni». Lo ha affermato Eugenio Giani a margine di una conferenza stampa per annunciare aiuti economici alle categorie del commercio. «Ieri - ha spiegato - abbiamo formulato una richiesta che è quella di arrivare a 50mila operatori sanitari disponibili al vaccino: ecco, già in questo momento abbiamo 35.000 richieste, e queste 35mila richieste sono una cosa molto importante perché significa che c'è la volontà di farsi il vaccino da parte degli operatori sanitari. Simbolicamente i vaccini potranno essere somministrati a qualcuno, per ciascuna delle 20 regioni, anche prima del 31 di dicembre. Secondo me questo è importante, è un segnale importante, perché i primi vaccini in Italia quindi saranno somministrati nel 2020».

Nardella: "Ok zona rossa se è per prevenzione"

"Se deve servire davvero a ridurre drasticamente il contagio, che pare sembra possa riprendere, d'accordo. Però è un sacrificio continuo e ogni volta sembra l'ultima volta. La cosa importante è non fare le cose a metà". Lo sottolinea il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo a 'Un giorno da pecora', su Radio 1, a proposito dell'ipotesi di un'unica zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio, su cui il governo si sta confrontando.

Salvini: "Ok chiusura a Natale ma non dal prossimo weekend"

"Se il governo proporrà delle restrizioni per Natale siamo disponibilissimi a discuterne, ragionare, previa" decisione di adottare "il modello tedesco, non ci fidiamo più delle promesse, subito i ristori: ti chiudo l'attività e ti rimborso. Se invece il governo domani riunirà le Regioni solo per comunicare la chiusura generalizzata già da questo fine settimana, sarebbe impensabile e inimmaginabile. Lo dicano per tempo".