Firenze, 4 novembre 2020 - Dopo una lunga gestazione, con la mediazione tra i "rigoristi" e chi voleva misure meno stringenti e un serrato e teso confronto con le Regioni, il Governo ha varato l'ennesimo Dpcm per contrastare la pandemia di Covid 19. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo ha firmato poco prima della mezzanotte. Le misure contenute saranno valide dal 6 novembre al 3 dicembre. Si tratta di un provvedimento su due livelli: alcune restrizioni valide su tutto il territorio nazionale (e quindi anche per la Toscana, l'Umbria e la Liguria) e tra queste ci sarà il "coprifuoco" dalle 22 alle 5, la chiusura di mostre e musei, la capienza massima dei mezzi di trasporto pubblici locali del 50%, la chiusura dei centri commerciali nei giorni prefestivi e festivi.
L'altro livello prevede misure modulate secondo il grado di rischio delle varie regioni. Le Regioni vengono divise in tre fasce (rossa, arancione e gialla) a seconda, appunto, del livello di rischio, ricavato dall'incrocio tra Rt (che indica la contagiosità) e l'indice di rischio di ciascuna realtà regionale, definito dai 21 parametri stabiliti dal ministero della Salute. Toscana, Umbria e Lguria sono nella fascia di minor rischio, quella "gialla".
Queste, in sintesi, le misure che riguardano Toscana, Umbria e Liguria
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità.
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
- Chiusura di musei e mostre.
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
- Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
- Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. -
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.
Restano aperti i centri sportivi (per attività all'aperto).
Ecco il testo definitivo in Pdf
A ogni 'zona' corrisponderanno regole diverse partendo da quelle più restrittive delle aree rosse a quelle delle aree verdi. Nelle regioni in zona rossa, per esempio, sarà proibito uscire ed entrare nel territorio regionale e spostarsi da un comune diverso da quello di residenza, a meno che non ci siano comprovate esigenze di lavoro o di emergenza, mentre saranno chiuse le attività commerciali tranne quelle considerate essenziali e di ristorazione. In pratica, scatterà, di fatto, il lockdown come a marzo. Si potrà uscire di casa solo per andare a lavorare, per fare la spesa, per motivi di salute o necessità. E per portare i bambini a scuola.
Il presidente della Toscana, Giani: "Dobbiamo impegnarci per non peggiorare la situazione"
«La nostra Regione è nella zona gialla, la più moderata tra le fasce di rischio decise dal Governo», «dobbiamo impegnarci per non peggiorare la situazione, facciamo la nostra parte!». Lo scrive il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani su Facebook. «Dalle 22 alle 5 del mattino sarà possibile spostarsi solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute - ricorda Giani -. Sono consentiti gli spostamenti anche fuori Regione, purché quelle confinanti siano nella stessa zona di rischio moderato. Saranno chiusi i centri commerciali nei fine settimana, sale gioco, musei, mostre, palestre, piscine, cinema e teatri. La didattica a distanza sarà al 100% per le scuole superiori. I trasporti pubblici viaggeranno al 50% della capienza»