MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

8 aprile, il giorno dell’eclissi. Dalla Toscana a caccia del “sole nero”

La Nasa ha lanciato un progetto per capire cosa accade agli animali: i ragni ad esempio distruggono le loro ragnatele. Secondo alcune credenze, alcuni non mangiano e non dormono per tutto il giorno. Eco come osservare gratuitamente il fenomeno in streaming dall’Italia

Eclissi totale di sole (foto Ansa)

Eclissi totale di sole (foto Ansa)

Firenze, 8 aprile 2024 – Oggi, 8 aprile, è atteso uno degli eventi astronomici più affascinanti dell’anno. La Luna oscurerà il Sole regalando lo spettacolo di un’eclissi solare totale. Il fenomeno interesserà Messico e Nord America e, sebbene non sarà visibile dall’Italia, sarà possibile osservarlo comodamente da casa, grazie allo streaming gratuito offerto dal Virtual Telescope.

Dalla Toscana un gruppo di appassionati è partito per Torréon, in Messico: si tratta dell’Associazione Astrofili Alta Valdera, capeggiata dal presidente Alberto Villa, che grazie all’organizzazione della Samovar di Capannoli è partita con una delegazione il giorno di Pasquetta e tornerà il 12 aprile.

L’eclissi ha la particolarità di sfuggire alla prima legge della scienza, ossia la replicabilità. Accade in luoghi sempre diversi, è un fenomeno raro, avviene in orari differenti, ed è complicato prevedere l’impatto del buio improvviso sulle piante e sugli animali, in particolare sulle api, sugli uccelli e sui pipistrelli. È stato osservato che durante un’eclissi le cicale smettono di cantare e i ragni iniziano a distruggere le ragnatele. Per studiare meglio l’impatto di questo fenomeno sulla fauna, la Nasa ha lanciato un progetto per raccogliere le osservazioni da parte di volontari riguardo all’eclissi di oggi. Il nostro Paese sarà interessato da un’eclissi solare totale il 2 agosto del 2027, ma la totalità sarà visibile solo a Lampedusa. Un’eclissi di Sole si verifica quando la Luna, in fase di novilunio, si interpone direttamente tra la Terra e il Sole, gettando un’ombra sulla superficie del nostro pianeta. Il fatto che un’eclissi si verifichi è un caso fortuito. Dal quando la Luna si è formata circa 4,5 miliardi di anni fa, si è progressivamente allontanata dalla Terra (di circa 4 centimetri l’anno). Inoltre, il Sole è 400 volte più grande della Luna, ma è anche 400 volte più lontano dalla Terra. Questo rapporto fa apparire i due corpi della stessa dimensione esatta nel cielo. Di tutte le eclissi solari, circa il 28 per cento sono totali, il 35 per cento parziali, il 32 per cento anulari e solo il 5 per cento sono ibride. L’ultima di questo tipo, come ricorda l’agenzia Dire, si è verificata il 20 aprile 2023, la prossima sarà il 14 novembre 2031. Le culture di tutti i paesi hanno creato storie, ne hanno letto i significati più diversi e, ancora oggi, l'evento è legato ad antichi terrori: le donne incinte temono per i propri bimbi in grembo, qualcuno evita di bere, di mangiare e di dormire per tutto il giorno. Ma perché l'eclissi genera tante paure? L'eclissi è stata nella storia vista da molti popoli come una rottura dell'equilibrio dell'universo dove il Sole illumina e ha un movimento regolare. Il passaggio della Luna quindi manderebbe l'universo fuori sesto, il buio improvviso gelerebbe la terra portando gravi conseguenze energetiche. Un momento in cui bisogna stare raccolti e uniti: i Navajo durante l'eclissi stanno a casa con la famiglia dove intonano canti speciali e si astengono dal cibo, dal bere e dal sonno. Secondo loro, chi mangia o beve durante l'eclissi per loro non è piu' in equilibrio con l'Universo e ciò potrebbe condurre a pesanti conseguenze nel futuro. Nella storia molti popoli hanno immaginato un pasto celeste, draghi e demoni che divorano il sole. Nell'antichità i cinesi cercavano di spaventare il drago facendo rumore, suonando tamburi, scoccando frecce nell'aria e percuotendo delle pentole, tradizione durata fino al secolo scorso quando la Marina imperiale cinese usava ancora sparare con le armi da cerimonia durante l'oscuramento del sole per scacciare simbolicamente il drago invisibile. Per i cinesi la parola per l'eclissi è Shih che significa mangiare. In India la gente si immergeva fino al ginocchio nell'acqua di un fiume credendo che questo aiutasse la Luna e il Sole a difendersi dal drago. In Giappone si usava ricoprire i pozzi durante l'eclissi per evitare che vi cadesse del veleno proveniente dal cielo oscuro. In Vietnam era una rana o un rospo a divorare il Sole mentre secondo i nativi Kwatiuti della costa occidentale del Canada sarebbe la bocca del Paradiso a consumarlo. Quel che è certo è che durante un’eclissi si può osservare il fenomeno Purkinje, un ‘inganno visivo’ che accade anche al tramonto, quando i fiori rossi appaiono brillanti e le foglie al crepuscolo addirittura più luminose dei fiori. Durante l’eclissi, indossando vestiti di colore rosso e verde, si può assistere a questo fenomeno nel fenomeno, vedendo i vestiti cambiare colore. Nasce oggi John Fante nato l’8 aprile del 1909 a Denver. Autore di capolavori come ‘Chiedi alla polvere’, è sempre più studiato in ambito accademico e amatissimo dai lettori di tutto il mondo, nonché tradotto in 27 lingue. Ha scritto: “L'uomo di ingegno si riserva alcune prerogative, ad esempio la scelta dei propri interlocutori.”