Luca Boldrini
Cronaca

Eclissi totale di sole, dalla Toscana al Messico per lo spettacolo del sole nero: “Emozione impagabile”

Alberto Villa, presidente dell’Associazione Astrofili Alta Valdera, racconta la missione a caccia di uno spettacolo unico al mondo

Il gruppo italiano in Messico e a destra una delle foto scattate da loro

Firenze, 8 aprile 2024 – "Il meteo non ci ha voluto bene e ci siamo spostati in massa dalla meta che avevamo scelto, Torreon, a Durango”. Parla Alberto Villa, presidente dell’Associazione Astrofili Alta Valdera, alla guida di un gruppo di 27 persone (quasi la metà dalla Toscana) che il giorno di Pasquetta è partito per il Messico per assistere alla straordinaria eclissi totale di sole che attraversa il Nord e Centro America, dal Messico al Canada. Rispetto agli orari italiani, l'eclissi inizia quando da noi sono le 17,42 e si conclude alle 22,52. La massima durata della fase di totalità sfiorerà i 4 minuti e mezzo, un tempo piuttosto lungo. 

“Avevamo puntato su Torreón, in Messico, lo stesso punto di osservazione scelto dalla Nasa. Ma il meteo non ci ha voluto bene – spiega Villa da un pullman che lo porta verso la meta di ripiego – e così ci siamo spostati in massa verso Durango. Siamo un bel gruppo, da tutta Italia, che da anni si sposta insieme”.

L’emozione è sempre grande: “Perfino per chi come me è alla tredicesima eclissi è sempre un’emozione incredibile. L’agitazione è la stessa. Per vedere un altro fenomeno con queste caratteristiche – dice Villa - dovremo aspettare 250 anni: nell’arco di 20 gradi a destra e a sinistra tutti i pianeti del sistema solare allineati, e peraltro un’eclissi lunga perché la luna è abbastanza vicina alla Terra, con un momento culminante di eclissi totale lungo quasi quattro minuti e mezzo. Eccezionale”. Villa si ricorda la sua prima eclissi: “Aruba, nelle Antille Olandesi, nel 1998. Un momento magico, ero talmente emozionato… Abbiamo lo stomaco sottosopra”.

In quei momenti a cosa si presta attenzione? "Il cambiamento nel comportamento degli animali, l’arrivo del buio, il calo della temperatura. E nel momento culminante niente vetrino, osservazione a occhio nudo per godere lo spettacolo più bello”.

Nel gruppo ognuno ha i suoi compiti “ma in totale libertà, l’unico paletto per chi viaggia con me è che poi tutti condividiamo i frutti del nostro lavoro con gli altri”, dice Villa.