Firenze, 22 novembre 2023 - Uno strumento utilissimo per i ragazzi alle prese con la non facile scelta del percorso di studi superiore.
E’ online la nuova edizione 2023 di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli ( www.eduscopio.it ), con dati aggiornati sulle secondarie di II grado, grazie ai quali capire quali di esse meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, città per città, indirizzo di studio per indirizzo di studio.
Il portale - nato nel 2014 e gratuito - si propone di aiutare gli studenti e le loro famiglie nella scelta del percorso di studi dopo la terza media. Dalla nascita a oggi circa 2,8 milioni di utenti unici hanno visitato Eduscopio.it, consultando oltre 13,3 milioni di pagine.
Eduscopio consente agli studenti e alle studentesse alla fine della scuola media di comparare le scuole dell’indirizzo di studio secondario che interessa nell’area dove risiedono, sulla base di come queste preparano per l’università o per il mondo del lavoro dopo il diploma.
“Questo è il decimo anno in cui realizziamo Eduscopio – ha ricordato il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto – e di anno in anno il portale si conferma uno strumento utile ai ragazzi e alle ragazze per fare una scelta più consapevole degli studi successivi. A dire il vero, una risorsa come Eduscopio dovrebbe arrivare dopo un triennio alle scuole medie molto concentrato sull’orientamento, con attività didattiche dedicate a fare emergere gli interessi e le inclinazioni degli studenti. Sappiamo che non sempre è così e spesso il consiglio orientativo della scuola si limita a ratificare il profitto scolastico, anziché aiutare gli studenti a scegliere l’indirizzo di studi più consono alle qualità di ciascuno”.
Ma quale è la situazione in Toscana? Ecco che, a Firenze, la miglior scuola per trovare poi un lavoro è l’Itis Meucci. Mentre chi vuole poi iscriversi all’Università ha ottime chance di successo frequentando il classico Michelangelo. A Pisa, invece, il miglior liceo classico risulta il Galilei-Pacinotti. Mentre per quanto riguarda gli scientifici vince l’Ulisse Dini, che era primo anche un anno fa. Spostandoci a Siena, il miglior liceo linguistico per quanto riguarda la futura preparazione universitaria risulta essere il San Giovanni Bosco di Colle Val’Elsa, seguito dal Monna Agnese della città del Palio. Per quanto riguarda invece il settore tecnico-economico, surclassa tutti il Redi-Caselli di Montepulciano, che risulta anche la miglior scelta per poi trovare lavoro. Nel Livornese, il miglior istituto per poi immettersi nel mercato delle professioni è il Carlo Cattaneo di Cecina, che conferma il suo primo posto rispetto al 2022.
A Grosseto, la scuola consigliata per poi proseguire gli studi è il classico Aldi. Mentre a Massa il Parentucelli-Arzelà.
Per la nuova edizione di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.326.000 diplomati italiani di 7.850 scuole, in tre successivi anni scolastici (a.s. 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020).
Le analisi e i confronti di Eduscopio si riferiscono a due compiti educativi fondamentali:
la capacità dei licei, ma anche degli istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un successivo passaggio agli studi universitari;
la capacità degli istituti tecnici e degli istituti professionali di preparare gli studenti a un positivo ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non intendono andare all’università e vogliono subito trovare un impiego.
In questa edizione di Eduscopio viene anche considerata come ultima delle tre coorti di diplomati quella dell’anno scolastico 2019-2020. Sono studenti che hanno superato la maturità nel giugno 2020, durante il primo lockdown da Covid 19, un esame che si era svolto in forma modificata (in presenza, ma senza prove scritte e con commissioni tutte interne, salvo il presidente); successivamente hanno avuto la possibilità di immatricolarsi all’università per l’anno accademico 2020-2021, che ancora si è svolto interamente online per l’emergenza sanitaria (le prime vaccinazioni – come si ricorderà – iniziarono nella primavera del 2021). Ai diplomati 2020 abbiamo dedicato un approfondimento, utilizzando i dati che emergono da Eduscopio, per capire se e in qual misura i risultati della maturità e del primo anno di università si siano differenziati da quelli dei diplomati degli anni precedenti.
Per quanto riguarda i risultati dei diplomati 2020 all’esame di Stato, si osserva un notevole incremento della media dei loro voti, che a livello nazionale arriva a 81,5/100, di circa 5 punti superiore a quella delle tre annualità precedenti. Evidentemente, hanno influito le diverse modalità dell’esame in quell’anno.
Se consideriamo, invece, le immatricolazioni all’università cosiddette a ‘ritardo zero’, ossia quelle che vedono gli studenti iscriversi per la prima volta all’università nell’anno accademico immediatamente successivo al loro esame di maturità, la percentuale per i diplomati 2020 risulta in crescita rispetto al passato: il 56,2% si è iscritto all’università subito dopo la maturità, rispetto al 54,1% dei diplomati del 2019 e poco sotto il 54% per i diplomati 2018 e 2017. La crescita nel tasso di immatricolazione è stata relativamente uniforme per i diplomati 2020 dai diversi indirizzi di studio, con un picco per chi proveniva dal liceo linguistico (+3.5%), mentre nel classico e scientifico l’aumento è stato più ridotto, rispettivamente +2% e +1.5%. A livello territoriale le crescite più forti si sono registrate nel Centro (+2,7% rispetto ai diplomati 2019) e nelle Isole (+3,5%). Anche il rapporto Anvur 2023 conferma un significativo aumento delle immatricolazioni nell’anno accademico 2020-21 rispetto all’anno prima.