Firenze, 16 maggio 2024 – Giornata Toscana per il vicepremier, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale nonché segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri farà tappa a Livorno, Empoli e Firenze per sostenere i candidati di Fi in vista dell'appuntamento con le elezioni Europee e amministrative, che vedono 184 Comuni nella regione andare al voto.
Sulla vicenda giudiziaria del governatore della Liguria Giovanni Toti, Tajani preferisce "aspettare di vedere cosa accadrà", le eventuali dimissioni sono "una scelta sua. Ma prima bisogna vedere cosa dice il tribunale del riesame e cosa dirà lui durante l'interrogatorio, intanto la Regione continua a lavorare. Certamente se dovesse rimanere in condizione di detenzione sarà difficile poter continuare a governare, però vediamo. Ricordiamo sempre che è la magistratura che deve dimostrare la colpevolezza di una persona".
Elezioni a Firenze, per Tajani la possibilità di andare al ballottaggio con Eike Schmidt è concreta, ma per parlare di future alleanze è ancora presto. "Intanto andiamo al ballottaggio, poi si vedrà con chi fare le coalizioni. Si possono fare allargando al centro, come abbiamo fatto in Basilicata", ricorda il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia a margine di un evento con le categorie economiche in città. Detto questo, prosegue concentrandosi sulle amministrative, "in Toscana sono cambiate molte cose negli ultimi anni: abbiamo vinto a Pisa, Lucca, Pistoia, Siena, Grosseto. Manca soltanto la 'capitale, Firenze. Ma credo che sia giusto per la democrazia avere un'alternanza anche nel modello di governo di una città. Vedremo cosa accadrà, io sono fiducioso, abbiamo scelto un candidato civico con le carte in regola per vincere. E al ballottaggio vedremo che aggregazioni si potranno fare".
Il viaggio in Toscana del ministro Antonio Tajani prosegue ad Empoli. "Le amministrative in Toscana devono rappresentare l'inizio di una svolta, perché credo che si debba far valere anche qui il principio dell'alternanza a livello locale, a livello regionale. Qui tante città hanno cambiato, penso a Siena, a Pistoia, a Pisa, a Grosseto. Cerchiamo di erodere un altro po' di spazio per creare un'alternanza a livello regionale, mi auguro anche che a Empoli ci possa essere un successo".
"Per Matteo Falcinelli il problema è che rientrando scade il visto, dovrebbe essere riconcesso. Io credo che il visto possa essere riconcesso. La famiglia si è sempre comportata con grande correttezza e noi faremo di tutto perché Falcinelli possa concludere, come lui desidera, il suo master negli Stati Uniti". Il commento di Tajani sulla vicenda di Matteo Falcinelli, il 25enne legato e malmenato dalla polizia di Miami dopo l'arresto.
"Alle europee mi candido perché credo di dover dare buon esempio agli altri candidati e a chi barra il nostro simbolo. È difficile dover dire alla mia classe dirigente di impegnarsi in campagna elettorale se io non ci metto la faccia. È giusto farlo, perché ora dobbiamo concludere la fase del dopo Berlusconi per costruire la fase basata sullo slogan dei festeggiamenti del nostro trentennale: le radici del nostro futuro». Così il segretario nazionale di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all'iniziativa elettorale a Livorno.
"Noi tuteliamo sempre i cittadini italiani. Se la signora Salis chiederà di andare ai domiciliari in Italia lo potrà fare, per quanto ci riguarda sosterremo questa proposta. Credo si possa fare e non è assolutamente in contrasto con il diritto comunitario. Mi auguro che questo possa essere concesso". Così il ministro degli Esteri a proposito del caso di Ilaria Salis. "Io sono fiero di tutti i nostri diplomatici e sono fiero del lavoro che ha fatto la nostra ambasciata in Ungheria e quello che ha fatto il nostro consolato. Non sono parole dette in liberta' che possono offuscare l'immagine di donne e uomini che rappresentano il nostro Paese nel mondo e che lavorano con grande impegno e correttezza".
"Quando si spara a un primo ministro in una realtà come l'Europa che dovrebbe essere la patria dello stato di diritto, della libertà, della democrazia c’è' un grande sconvolgimento. Continuiamo a batterci perché non ci siano innalzamenti di toni. A volte quando ci sono toni esacerbati e si usano parole violente c’è sempre lo squilibrato che poi compie il gesto folle". Così il ministro degli Esteri commenta da Livorno l'attacco contro il primo ministro della Slovacchia, Robert Fico. "Ecco perche' anche quando si difendono le proprie idee bisogna usare sempre un linguaggio serio, credibile e corretto. Si possono criticare gli avversari ma - conclude il leader di Forza Italia - mai usare parole violente. Mai usare toni minacciosi perche' questo rischia di essere un cattivo esempio per i cittadini".
«L'erede di Berlusconi non esiste. Io non lo sono di certo. Lo sono i militanti, e gli elettori che votano Forza Italia. Abbiamo costruito forza politica che in qualche mese ha raggiunto quota 110mila iscritti, che ha svolto congressi nelle province d'Italia. Abbiamo fatto congresso nazionale a Roma. Abbiamo obiettivo politico: occupare lo spazio che c'è tra Giorgia Meloni e Elly Schlein. In cui c'è il grande partito dell'astensione. Milioni di italiani non votano, non per colpa loro, ma perché non hanno trovato offerta rassicurante dai partiti. Noi vogliamo essere un partito rassicurante, nonostante il momento geopolitico».
"Vogliamo dare un chiaro segno di volontà Fi di essere sempre più una forza affidabile, credibile, responsabile, europeista e atlantista e che si assume la responsabilità di essere il centro della politica italiana e il centro del governo. Una grande forza che punta a difendere la libertà dei cittadini, anche la libertà dalle tasse. Finché Fi sarà al governo non si metteranno le mani nelle tasche degli italiani. Ecco perché abbiamo bloccato la tassa sullo zucchero, che avrebbe creato problemi alle famiglie, che avrebbe fatto perdere migliaia di posti di lavoro, avrebbe danneggiato un tessuto imprenditoriale sano. Quindi grazie al nostro lavoro questa tassa non ci sarà fino almeno alla metà del prossimo anno».
"Sul Superbonus continuiamo ad avere molte perplessità. Siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva, in qualunque settore. E' una questione di principio. Noi non rinunciamo alle difesa dei nostri principi. Ma, detto questo, per un emendamento che non condividiamo non viene assolutamente meno la fiducia nel Governo. Voteremo sempre la fiducia a questo governo di cui siamo parte protagonista ma continueremo sempre a dire quello che pensiamo con grande trasparenza e lealtà".