LUIGI CAROPPO
Cronaca

“Schmidt, svolta storica: l’uomo giusto per Firenze. Renzi? Ci dia una mano”

Giovanni Galli (Lega) in vista del voto a Firenze. “Vogliamo vincere. Al ballottaggio il risultato riparte da zero a zero"

Giovanni Galli

Firenze, 24 maggio 2024 – Giovanni Galli nel 2009 portò Renzi al ballottaggio per la conquista di Palazzo Vecchio. Sono passati 15 anni.

Galli, Firenze è sempre in mano al centrosinistra. Perché?

"Le ragioni sono diverse. La prima, è perché l’alternativa all’egemonia del Pd non è era stata percepita come credibile. La seconda, perché occorre tempo per creare una seria classe dirigente, soprattutto quando per decenni si siede sui banchi delle opposizioni. La terza, perché fino a qualche anno fa Firenze rappresentava un modello di buon governo. Purtroppo per i fiorentini, i problemi strutturali della città sono gravemente peggiorati negli ultimi 10 anni. Oggi, quindi, essendoci una concreta alternativa politica e amministrativa, (basti pensare ai sindaci di Pisa, Pistoia, Massa, Grosseto, Arezzo, Siena e Lucca) il centro destra, aprendosi anche a forze civiche e politiche alternative al Pd, può scrivere una nuova pagina di storia per Firenze".

Pensa che una guida diversa possa rilanciarla in Toscana, in Italia e oltre?

"Mutando gli scenari economici e sociali anche la politica si trasforma. Certo è che a Firenze possiamo costruire una proposta ampia e strutturata su progetti concreti. Questo vale in particolare quando si tratta di governare città e regioni. Il modello Firenze è senza dubbio, quando Schmidt diventerà sindaco, il modello da riproporre anche per la Toscana, che purtroppo certifica il fallimento politico del centro sinistra di questi ultimi anni".

Eike Schmidt quindi la persona giusta?

"Per Firenze Eike Schmidt rappresenta l’uomo giusto al posto giusto. Firenze ha bisogno di lui non solo per le sue qualità umane e professionali, ma anche per l’approccio valoriale che lo ispira nel suo agire in politica. Abbiamo quindi la possibilità di costruire, sulla base di un progetto di città condiviso, un’aggregazione civica e politica importante e vincente".

Non temete di fare bella figura al primo turno e perdere al ballottaggio?

"No. Noi vogliamo vincere. Il ballottaggio è senza dubbio una nuova partita, in cui il risultato riparte da zero a zero".

Renzi potrebbe darvi una mano...

"Confido che Matteo Renzi ci dia una mano. Credo che, a differenza dell’attuale Pd nazionale, regionale e fiorentino – un partito senza una chiara identità valoriale, senza corpo sociale di riferimento e con una classe dirigente non sempre all’altezza - Stefania Saccardi ma anche Cecilia Del Re possano con Eike trovare molti punti programmatici da condividere. Sono anche certo che Matteo Renzi non abbia nessun punto programmatico in comune con Sinistra Italiana e con il Pd a guida Schlein. Non credo che Matteo condivida la decrescita infelice, il no ideologico sulle opere infrastrutturali, scudi verdi o l’aumento delle tasse e multe. Per questi motivi confido che ci sia davvero una svolta storica per Firenze e per la Toscana".

Lei da alcuni anni ha sposato la Lega. È consigliere regionale e adesso anche candidato capolista per il consiglio comunale di Firenze. Che idea di città volete presentar e?

"Sono da quattro anni in consiglio regionale eletto nelle fila della Lega. Ho risposto positivamente a Matteo Salvini allora per la Regione e non potevo tirarmi indietro oggi per Firenze. La scelta di correre per le amministrative è stata una scelta fatta proprio su richiesta esplicita di Matteo oltre che di altri amici della Lega fiorentina, a cui non ho potuto dire di no. Il mio impegno è massimo perché la Lega, a differenza di come a volte certi giornali la descrivono, è una comunità politica seria, fatta da persone che si impegnano con dedizione e serietà e che si qualifica per una crescita anche in Toscana di una classe dirigente e di governo preparata. La Lega di Firenze propone alla comunità fiorentina una visione di città costruita su cinque pilastri: pace, legalità, sussidiarietà, libertà e partecipazione. I punti programmatici interessano quattro particolari temi; sicurezza e decoro urbano; politiche sociali; infrastrutture; attività produttive e cultura".