STEFANO BROGIONI
Cronaca

Firenze, coppia uccisa e fatta a pezzi. "Elona non ha agito da sola"

Gli inquirenti adesso stanno cercando di capire in quale casa si sia consumato l'omicidio

Gli investigatori nel campo dove sono stati trovati i resti. Nel riquadro le vittime

Gli investigatori nel campo dove sono stati trovati i resti. Nel riquadro le vittime

Firenze, 22 dicembre 2020 - Elona Kalesha, 36 anni, albanese di Durazzo, non ha agito da sola. Ne sono convinti i carabinieri che questa mattina all'alba,hanno eseguito un provvedimento di fermo firmato dal pm Ornella Galeotti per l'omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei coniugi Shpetim e Tauta Pasho, venuti in Italia da Valona, genitori dell'uomo, Taulant, con cui Elona, nel 2015 - all'epoca della scomparsa della coppia - aveva una relazione.

Relazione che poi è proseguita per alcuni mesi: i due hanno vissuto nella casa in via del Pantano, zona Sollicciano, a pochi metri da dove, dal 10 dicembre scorso, sono cominciati a spuntare i resti dei cadaveri dei due coniugi, fatti a pezzi, incellophanati, e rinchiusi nelle stesse valigie con cui erano arrivati in Italia. Ma l'omicidio - cruento: una coltellata alla gola di lui, tante botte alla moglie - è avvenuto in una casa: i carabinieri stanno cercando quale. Potrebbe essere stata proprio Elona a procurare un alloggio ai due coniugi. Forse un tranello. La storia gira intorno al figlio Taulant, narcotrafficante oggi detenuto in Svizzera con un altro cognome, Cela, e ai soldi (almeno 40/50 mila euro in contanti) che aveva e che probabilmente custodiva per lui proprio il padre. A chi hanno fatto gola? La pista 'familiare' comprende quella di chi avrebbe aiutato Elona in un omicidio e un successivo occultamento che non pare possibile esser opera di una persona sola, una donna per di più. La situazione è in continua evoluzione. La donna si trova nella caserma di Borgognissanti. Il prossimo passaggio sarà la convalida del provvedimento davanti al giudice. --