Emmaus, i motivi della chiusura della Comunità di Laterina

«C’è molta amarezza per la chiusura ma anche la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per continuare l’esperienza presente nella realtà aretina da oltre 50 anni e che ha promosso tra le altre cose anche il forum aretino del terzo settore»

emmaus

Arezzo, 17 ottobre 2024 – Si è tenuta ieri Martedì 15 Ottobre la conferenza stampa/incontro per comunicare i

motivi della chiusura della Comunità Emmaus di Laterina e della propria attività di

recupero, selezione e vendita di materiale usato.

All’incontro hanno partecipato i responsabili dell’associazione, alcune testate

giornalistiche, le figure storiche della realtà (la cofondatrice Margit Svengaard, alcuni

responsabili delle comunità Emmaus italiane, i comunitari e gli amici) e il sindaco di

Laterina Pergine Valdarno.

Franco Monnicchi, Presidente dell’Associazione ha introdotto l’incontro e spiegato i

motivi della chiusura:

 Abbassamento importante dei ricavi del mercatino che per una realtà che si

autofinanzia totalmente senza chiedere sovvenzioni a nessuno è risultato un

problema serio

 Inagibilità della struttura che ospitava la comunità manifestatasi negli ultimi tempi

 Ricerche alternative per la comunità e mercatino effettuate con scarsi risultati o

senza soluzioni sostenibili

 Scarsa o nulla collaborazione e sostegno delle istituzioni e del tessuto sociale

aretino

 Problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti prodotti dall’attività con un

approccio privatistico e di totale indifferenza verso un’esperienza di cui la

collettività ha beneficiato sia in termini di risparmio di risorse e materie prima, sia

di rivalorizzazione di materiali altrimenti destinati alla distruzione

Prima della chiusura si è dato priorità e attenzione alle persone della comunità alle

quali è stata data l’opportunità di scegliere in quale delle altre nostre comunità in Itali essere accolti e finalizzato l’accoglienza.

C’è molta amarezza per la chiusura ma anche la consapevolezza di aver fatto tutto il

possibile per continuare l’esperienza presente nella realtà aretina da oltre 50 anni e

che ha promosso tra le altre cose anche il forum aretino del terzo settore. Rimangono la fierezza e l’orgoglio di aver contribuito grazie a Franco Bettoli, Margit,

Antonio Salis e Mireille Garnier fondatori e responsabili dei primi tempi e tutte le

persone che li hanno coadiuvati e ne hanno preso il testimone, in particolare anche

grazie al lavoro e all’impegno dei comunitari, vogliamo ricordare in maniera

particolare Sergio Falda storico comunitario, e dei volontari, di avere dato opportunità

di riscatto a centinaia di persone che grazie a Emmaus hanno recuperato la propria

dignità e una speranza di vita, e tutte le altre comunità e realtà di ogni parte del mondo

che sono nate e continuano ad operare grazie alla comunità di Laterina.

Una buona parte delle comunità Emmaus italiane sono nate infatti grazie alla Comunità

di Laterina come anche molte realtà in Bosnia, In Africa, America latina, Asia.

Nell’occasione in molti hanno portato la propria testimonianza e non sono mancati

momenti di commozione.

E’ intervenuto anche il Sindaco di Laterina che ha espresso la vicinanza

dell’amministrazione e la volontà di fare altri tentativi in extremis per far rimanere

l’esperienza nel territorio aretino sebbene gli si sia fatto notare che tutto arriva un po'

fuori tempo massimo e che c’è scetticismo per annunci non supportati da proposte

reali e concrete.

Lasciamo in eredità tante cose belle fatte, tante accoglienze, solidarietà e tante azioni

per la pace, la giustizia e la lotta contro le cause di miseria e sofferenza e una

riflessione profonda per la realtà aretina e le istituzioni che lascia morire una realtà

importante come quella di Emmaus che senza chiedere niente ha portato un enorme

beneficio alla collettività in termini sociali ed ambientali mentre si agevolano imprese

e realtà il cui obiettivo principale è e rimane il business a cui si affidano i servizi

essenziali comuni come i rifiuti.

Le ultime azioni di solidarietà che farà la comunità sarà donare un container del

materiale rimasto al gruppo Emmaus di Faenza colpito dalle inondazioni così da poter

riprendere l’attività del mercatino solidale dell’usato e donare, oltre alle altre comunità

Emmaus, anche alle associazioni e alle realtà sociali del territorio, che ne facciano

richiesta in breve tempo, i mobili ancora presenti nel capannone del mercatino.

Chi è interessato può contattare il responsabile della comunità Marco Sinopoli e fissare

un appuntamento. I recapiti sono i seguenti:

 Email: [email protected] – tel. 0575896558