Firenze, 10 marzo 2025 – Energia pulita dal fiume Arno. Continuano i lavori per la realizzazione delle 13 briglie sul fiume che, una volta ultimate, garantiranno una produzione energetica annua di 55 GWh, pari al fabbisogno di circa 20.000 famiglie, contribuendo in modo significativo alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Gli impianti idroelettrici ad acqua fluente interessano il tratto del fiume tra Incisa e Porto di Mezzo, a Lastra a Signa. Un anno fa è stata inaugurata la prima centrale, quella all’Isolotto e a oggi sono già operativi gli impianti di Incisa, Ellera, Compiobbi, Sant’Andrea a Rovezzano, Martellina e Cartiera, mentre entro l’anno prossimo verranno completati quelli di Ponte d’Annibale (Incisa), Sieci, Rignano e San Niccolò.
Ecco come funziona un impianto idroelettrico ad acqua fluente / VIDEO
L’investimento
Il progetto è realizzato in Project Financing con un investimento di circa 100 milioni di euro, e come ha ribadito il presidente “rappresenta un'importante opera per la sicurezza idraulica e la produzione di energia da fonte rinnovabile. Una volta a regime, gli impianti garantiranno una produzione energetica annua di 55 GWh, pari al fabbisogno di circa 20.000 famiglie, contribuendo in modo significativo alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni di CO₂”.
Una rivoluzione per Firenze e la Toscana
Energia pulita dall’Arno dunque, “una rivoluzione per Firenze e la Toscana" come ha detto oggi, 10 marzo, il presidente Eugenio Giani che insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni e i sindaci di Fiesole e Bagno a Ripoli, Cristina Scaletti e Francesco Pignotti, hanno fatto un sopralluogo su tre delle tredici briglie: Compiobbi, Sant’Andrea a Rovezzano e Martellina e Cartiera al Girone. “L’energia idroelettrica dell’Arno – ha proseguito il presidente – di cui si parlava da decenni, finalmente diventa realtà. Grazie a un partner affidabile e a un investimento significativo, stiamo utilizzando in modo sostenibile le risorse del nostro territorio”.
Le briglie visitate oggi
Compiobbi: produzione stimata 4 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 3,7 metri. Costo 7milioni di euro
Sant’Andrea a Rovezzano: produzione stimata 4,8 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 4,4 metri. Costo 8,1 milioni di euro
Martellina e Cartiera: dotato di una barriera mobile (Rubber Dam), che si abbassa automaticamente al superamento di una determinata portata. Produzione stimata 4,6 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 4,1 metri. Costo 8,5 milioni di euro.
Sicurezza del territorio
“E’ un salto di qualità anche culturale- ha spiegato Giani-, una sfida bella che ci fa da sponda per tante altre realtà della Toscana. In questo modo coniughiamo sicurezza, sostenibilità ambientale e riqualificazione di vecchi manufatti. Un progetto innovativo che trasforma un’idea discussa per decenni in realtà concreta: la produzione di energia elettrica dall’Arno diventa una risorsa strategica per la Toscana. Si inaugura una nuova era per l’approvvigionamento energetico regionale. Tra le 13 briglie – ha spiegato ancora Giani riferendosi alla briglia di Compiobbi – una in particolare si inserisce in un contesto paesaggistico di rara bellezza, tra i comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole, lungo l’Arno, tra Vallina e Compiobbi. Oltre all’aspetto energetico, l’intervento rappresenta un passo avanti per la sicurezza del territorio, contribuendo alla gestione delle acque e alla riduzione del rischio idraulico”.
Transizione ecologica
“Questo intervento – ha spiegato l’assessora Monni-rappresenta una delle opere più significative della legislatura, perché coniuga due obiettivi fondamentali: la sicurezza del territorio e la transizione ecologica. Grazie a un investimento di 100 milioni di euro in project financing, ristruttureremo 13 griglie lungo l’Arno, un lavoro essenziale per stabilizzare l’alveo del fiume e contrastare i fenomeni erosivi, particolarmente pronunciati in questo tratto. Allo stesso tempo, questo progetto ci permetterà di produrre energia rinnovabile, sufficiente a coprire il fabbisogno di 20.000 famiglie, con una riduzione di emissioni di CO2 pari a 25.000 tonnellate all’anno. È la dimostrazione che sviluppo e tutela ambientale possono e devono procedere insieme. Come Regione, continuiamo a investire in soluzioni innovative per la sicurezza idraulica e la sostenibilità energetica, perché sappiamo che la sfida climatica si vince con interventi concreti e lungimiranti. Dobbiamo gestire il rischio idrogeologico- ha concluso- con una nuova capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e garantire maggiore sicurezza alle comuni”.
I sindaci sul posto
Per la sindaca di Fiesole Cristina Scaletti: "Siamo davvero orgogliosi di aver presentato oggi insieme alla Regione questi importanti investimenti nel settore idroelettrico sull'Arno che toccano i territori di Fiesole e Bagno a Ripoli: Compiobbi, Sant'Andrea a Rovezzano, Girone ed Ellera. Strutture all'avanguardia che puntano alla sicurezza idraulica ma anche alla sostenibilità energetica, un tema che per noi è prioritario.”
“Bagno a Ripoli è uno dei maggiori beneficiari di questo progetto – ha sottolineato il sindaco Francesco Pignotti – ben sei traverse su 13 complessive sono sul nostro territorio comunale. Quattro impianti sono già in funzione. Con un duplice vantaggio: si mette in sicurezza l’Arno e si produce energia pulita e rinnovabile. Due punti fondamentali del nostro programma di mandato che grazie alla Regione Toscana riusciamo a concretizzare”