NICCOLO' GRAMIGNI
NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Epatite C, oltre 41 mila test in Toscana in quattro mesi

Già allo studio seconda fase della campagna di prevenzione

Epatite C, oltre 41 mila test in Toscana in quattro mesi

Firenze, 5 gennaio 2024 - La prima fase della campagna di screening sull’epatite C si è conclusa in Toscana con oltre 41mila test effettuati sulla popolazione generale e già è in fase di predisposizione la seconda fase, per permettere a chi, tra i 34 e i 54 anni, non l’avesse fatto di accedere allo screening gratuito. Test e controlli, infatti, sono importanti. La patologia, che si trasmette mediante contatto con sangue infetto, aumenta il rischio di sviluppare malattie reumatologiche e del sangue, come il linfoma, malattie cardovascolari e diabete mellito. Oggi però l’epatite C si può curare e il test rapido – basta una goccia di sangue, prelevata con un pungito – permette di diagnosticare per tempo l’infezione del fegato che, altrimenti, rimarrebbe a lungo silente e dare la possibilità a chi risultasse positivo di accedere ad un percorso di cura. Su 41.582 test effettuati sulla popolazione generale in quattro mesi, da settembre fino alla fine di dicembre 2023, i positivi sono stati 205. Un percentuale in linea con la diffusione della malattia. La popolazione invitata a sottoporsi a controllo, decisa dal Ministero della salute, era quella dei nati dal 1969 al 1989. A questi vanno aggiunti i test sulla popolazione carceraria e sugli utenti dei Serd, ovvero chi ha una dipendenza patologica da sostanze, in elaborazione e contabilizzati a parte. “Per riuscire a diagnosticare l’epatite C per tempo gli screening sono essenziali – ricordano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - Per questo abbiamo voluto questa campagna, resa possibile grazie al lavoro dei settori dell’assessorato che hanno contributo all’organizzazione e alla riuscita della campagna e alla disponibilità dei professionisti delle Asl e delle associazioni di volontariato, Misericordia, Anaps Toscana e Croce Rossa Italiana, che hanno offerto in questi quattro mesi il test gratuito. A tutti loro va un grande ringraziamento, ma anche alle persone che hanno risposto a questa importante campagna di prevenzione che siamo al lavoro per proseguire anche nel 2024”.