Calenzano, 9 dicembre 2024 – L’esplosione, il boato, e il fumo nero che si alza in aria, visibile a chilometri di distanza. La nube dell’incendio verificatosi questa mattina nel deposito della raffineria Eni a Settimello, nel comune di Calenzano, è "potenzialmente pericolosa per la salute umana e per l'ambiente". Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che ricorda come incendi di questo tipo "possano liberare nell'aria sostanze tossiche con effetti acuti e cronici sull'uomo".
I rischi per l’uomo
Gli esperti avvertono sui pericoli per la salute che potrebbero provocare le microparticelle tossiche presenti nell’aria resa densa e scura dal fumo che si è alzato sopra la città. Tra quelle che “possono rappresentare un rischio per la salute troviamo il Monossido di Carbonio (CO), gas inodore e tossico che interferisce con il trasporto di ossigeno nel sangue, causando vertigini, nausea e, in alte concentrazioni, danni neurologici o fatali”. Poi si parla di “Diossine e Furani (PCDD/Fs), con effetti cancerogeni, alterazioni del sistema endocrino e immunitario, Policlorobifenili (PCB) e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), composti cancerogeni che si sprigionano durante combustioni incomplete e possono provocare danni cellulari e tumorali; Particolato Fine (PM10 e PM2.5), particelle ultrafini in grado di penetrare nei polmoni e nel circolo sanguigno, aggravando patologie respiratorie e cardiovascolari, con un impatto significativo su anziani, bambini e individui vulnerabili” E infine i “Composti Organici Volatili (COV)” tra cui il più pericoloso è il “Benzene, responsabile di leucemie e disturbi al sistema nervoso".
L’impatto ambientale
Se questi sono i rischi per l’uomo inutile dire che anche gli impatti ambientali di simili incidenti sono importanti. "Gli incendi in raffinerie rilasciano sostanze inquinanti che contaminano l'aria, il suolo e le acque – spiega il presidente della Sima Alessandro Miani – le nubi nere sono composte da particolato, gas tossici e metalli pesanti, che si disperdono rapidamente e possono ricadere su un'ampia area circostante, con contaminazione del suolo e dei terreni agricoli, compromettendo la sicurezza alimentare, e inquinamento delle acque, con le particelle e le sostanze tossiche che possono raggiungere le falde acquifere e corsi d'acqua, danneggiando l'ecosistema e l'approvvigionamento idrico".
I consigli della Sima
In attesa dei risultati delle analisi ambientali da parte delle autorità competenti, Sima consiglia alla popolazione di rimanere al chiuso, con porte e finestre sigillate, sistemi di ventilazione e aria condizionata spenti e di evitare qualsiasi attività all'aperto nelle aree interessate. Per quanto riguarda invece la salute dei cittadini e delle persone che lavorano o abitano nella zona interessata, i medici consigliano di monitorare eventuali sintomi respiratori, e non consumare acqua di superficie o prodotti agricoli.