
Tempesta solare (foto Ansa)
Firenze, 2 settembre 2022 - Era un giovedì del lontano 1859 quando, una mattina come tante, approfittando del fatto che non c’erano nubi, Richard Carrington che all’epoca aveva trent’anni, si mise al telescopio per osservare il Sole. Era il 1 settembre di quell'anno, precisamente alle 11,18 del mattino quando osservò un fenomeno stranissimo: all'interno di alcune macchie solari erano ben visibili luci mai viste prima, accecanti, addirittura più luminose dello stesso Sole. A quel punto, agitatissimo, Carrington si alzò dalla scrivania e corse a cercare qualcuno che confermasse quanto di straordinario stava accadendo sotto i suoi occhi. Ma non appena ritornò al suo posto, quelle macchie si erano già affievolite. Cos’era successo? Cosa stava avvenendo sul Sole e cos’erano quelle macchie? E soprattutto, quello che era avvenuto poteva avere ripercussioni sul nostro pianeta? Non trascorse molto tempo per avere le risposte. Si trattava di esplosioni magnetiche che erano avvenute sulla superficie solare. Quelle eruzioni solari erano state così violente che scagliarono nello spazio sciami di particelle dello stesso Sole, i cui effetti furono visibili il giorno dopo. Si era trattato della più violenta tempesta geomagnetica mai osservata, che generò aurore boreali visibili fino a Roma e Cuba. Il 2 settembre del 1859, prima dell'alba, gli effetti di quello stranissimo fenomeno si mostrarono nei cieli, che alle latitudini di Cuba, Hawaii, Giamaica, Bahams si colorarono di color rosso sangue. Non solo, l’evento di 'Carrington-Hodgson' mandò in tilt per ben 14 ore l’unica tecnologia allora presente, quella delle linee telegrafiche. Per comprendere la potenza di quel fenomeno magnetico così estremo, bisogna tenere presente che il Noaa, ossia l'ente americano per le ricerche sull'atmosfera e gli oceani, che classifica questi eventi in una scala da 1 a 5, attestò che quando gli sciami colpirono la Terra, causarono una tempesta di livello superiore a G5. I cavi dei telegrafi dell’epoca - che erano in rame e captarono le correnti elettriche generate da quell'evento nella ionosfera terrestre - addirittura si fusero. Una lezione per il futuro. Questo stranissimo fenomeno osservato dagli astronomi britannici Richard Carrington e Richard Hodgson 163 anni fa, potrebbe ripetersi anche oggi, in ogni momento, con conseguenze ben peggiori, provocando danni per miliardi di dollari. Se si verificasse oggi un evento simile, secondo gli esperti, sarebbe capace di generare un black out elettrico planetario, mandando in tilt il 50% dei satelliti, con conseguenze su telecomunicazioni, internet, gps. Andrebbero fuori uso anche le centrali elettriche, e i danni potrebbero richiedere anni per il completo recupero. Per far fronte a una simile emergenza dovuta a una tempesta geomagnetica estrema, alcuni Paesi si sono organizzati per difendersi, a partire dagli Usa. Un piano prevederebbe non solo il coinvolgimento di Protezione civile e organizzazioni militari, ma anche un coordinamento nazionale con la collaborazione fra tutti gli Stati. In pratica si dovrebbe andare in soccorso della popolazione con acqua, cibo, generatori elettrici e carburante. Nasce oggi Giovanni Verga nato il 2 settembre 1850 a Vizzini. Tra gli scrittori più celebri della seconda metà dell’Ottocento, considerato il maggior esponente del Verismo, corrente letteraria a cui il suo nome è legato indissolubilmente, è stato autore di romanzi, testi teatrali, novelle, e capolavori come ‘Mastro don Gesualdo’ e ‘I Malavoglia’. Ha scritto: “Le parole hanno il valore che dà loro chi le ascolta”.