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Morte di 4 pazienti in ospedale, confermata la condanna all’ergastolo per l’ex infermiera Fausta Bonino

Rigettato il ricorso presentato dalla difesa della donna contro la condanna stabilita dalla Corte d’assise d’appello al processo bis di secondo grado. La 63enne, assente in Aula, è pronta a costituirsi. L’avvocato difensore Vinicio Nardo: “Un grande dispiacere”

Fausta Bonino, 63 anni

Fausta Bonino, 63 anni

Roma, 18 febbraio 2025 – È arrivata la sentenza della Corte di Cassazione. Confermata la condanna all’ergastolo per l’ex infermiera Fausta Bonino, 63 anni, a processo per la morte di quattro pazienti nell’ospedale di Piombino. Lo ha deciso la quinta sezione penale della Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa della donna contro la condanna all’ergastolo stabilita, a maggio scorso, dalla Corte d'assise d'appello al processo bis di secondo grado.

Assente in Aula l’ex infermiera che ha deciso di aspettare la decisione definitiva lontano da Roma, circondata dal calore dei familiari. Nelle ultime ore, preparandosi al peggio, è andata anche a salutare il nipotino. Adesso sarebbe pronta a costituirsi: “Lo farà appena sarà possibile”, ha spiegato il suo difensore, l'avvocato Vinicio Nardo, dopo la pronuncia della Suprema Corte. “È un grande dispiacere – ha aggiunto –. L’ergastolo per una persona di una certa età è la morte civile. C’erano tanti dubbi che io ho provato a dimostrare”.

In mattinata era arrivata la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo, nella sua requisitoria davanti ai supremi giudici della quinta sezione penale, di confermare la condanna all’ergastolo. Il procuratore generale aveva chiesto il rigetto del ricorso presentato dalla difesa dell'ex infermiera. Il reparto dell'ospedale di Piombino, ha sottolineato, “non consentiva l'ingresso incontrollato. Non c'è traccia di altre persone nel reparto in occasione dei 4 decessi”. 

Chi è Fausta Bonino

Nata a Savona, Fausta Bonino lavorava come infermiera all’ospedale Villamarina di Piombino. La clamorosa notizia dell’arresto risale al 30 marzo 2016, con la pesantissima accusa di essere una serial killer. All’inizio si parlò di una vera e propria strage in corsia, partendo da 15 morti, poi 10. Alla fine la condanna scatta per quattro delitti. Uomini e donne degenti nell’ospedale piombinese, uccisi tra il settembre 2014 e il settembre 2015. Il metodo utilizzato era quello di somministrazione di eparina, un farmaco anticoagulante che provoca emorragie anche letali se somministrato in dosi massicce. L’ex infermiera si è sempre proclamata innocente.

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Chi sono le vittime

I quattro pazienti deceduti sono Franca Morganti, Mario Coppola, Angelo Ceccanti e Bruno Carletti. 

Tutte le sentenze

Questa la successione delle sentenze sul caso dell’ex infermiera di Piombino: la prima nell’aprile 2019, condanna in primo grado all’ergastolo; gennaio 2022, assoluzione in appello; decisione annullata nel maggio 2023 dalla Cassazione che ha disposto un appello bis. Quest’ultimo approda a un verdetto nel maggio 2024 con l’ergastolo. Infine, febbraio 2025: confermata dalla Corte di Cassazione la condanna all’ergastolo.