Ramini (Pistoia), 30 novembre 2024 – Difficile scrivere di un caro amico che da ieri non è più tra noi. Un personaggio autentico, un grande uomo di spettacolo e una cara persona al quale tantissimi debbono dire grazie. È morto Fernando Capecchi, aveva 80 anni e da qualche tempo non stava bene. Si è spento nella sua casa di Ramini, alle porte di Pistoia, lì dove la sua straordinaria avventura era cominciata.
Alla fine dell’estate aveva festeggiato i cinquant’anni della sua Vegastar, che è stata ed è molto di più di un’agenzia di spettacolo. Grazie allo straordinario intuito di Fernando e dei suoi collaboratori (in primis il figlio Silvio che ne è ora al comando), sono stati lanciati degli allora giovani emergenti diventati star dello spettacolo, della Tv, del cinema.
I nomi sono noti a tutti: Carlo Conti, Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni, Zucchero e tanti, tantissimi altri. Quello che ha sempre affascinato della storia di Fernando è che la sua è stata la vicenda umana e professionale di un uomo che si è fatto da solo.
L’abbiamo raccontata insieme nel 2017 nel libro Saluta tutti. Da venditore di piante all’idea di entrare con umiltà nel mondo dello spettacolo. Trovando le attrazioni per la Casa del Popolo di Ramini. Poi i giri per la Toscana in Vespa per piazzare le orchestre. Ma soprattutto la virtù di scoprire talenti come fece con Zucchero che dalle balere portò a Castrocaro e poi a Sanremo.
Ma il suo capolavoro Capecchi lo ha realizzato con il trio Conti, Pieraccioni, Panariello. Carlo venne notato al Poggetto, la discoteca di Firenze dove era dj. Fu lui a segnalargli un amico che faceva il comico ed era Leonardo Pieraccioni.
Nella primavera ‘85 a Bussoladomani Capecchi nota un giovane che imita Renato Zero e Papa Wojytila. E’ Giorgio Panariello. Con tutti e tre nasce un sodalizio fortissimo. L’apice saranno i Sanremo di Carlo e prima di lui di Giorgio e con Pieraccioni tanti spettacoli e film. Su tutti Il ciclone, un successo planetario.
Ma l’elenco degli artisti scoperti è lunghissimo: Gaetano Gennai, Cristiano Militello, due grandi che se ne sono andati troppo presto Andrea Cambi e Niki Giustini, Graziano Salvadori, Walter Santillo, Katia Beni.
Tra i cantanti Stefano Sani, Donatella Milani e tantissimi altri. Quando dai successi di Succo d’arancia e Vernice fresca nasce il progetto tv “Aria fresca” è un trionfo clamoroso. Che porta i ragazzi toscani in Rai. Ma come non citare la fortunatissima gestione di Miss Toscana e Miss Italia e l’idea rivoluzionaria nel 2001 del primo talent italiano: ‘Il futuro? E’ uno show’ a Casciana Terme.
Fernando commentava: “Solo vedendo come reagisce il pubblico in piazza si capisce se l’artista farà strada”. Aveva ragione e un intuito clamoroso come quando fece entrare la giovanissima Francesca Fialdini nella sua scuderia. Per arrivare a Cristiano Malgioglio che considerava un fratello.
Così lo ricordano i tre moschettieri. Carlo Conti: “Ciao Fernando che gavetta insieme, quanti chilometri, quante serate, quante delusioni, quante soddisfazioni, quanti abbracci, quante discussioni e quanti ‘saluta tutti’. Con te se ne va un pezzo di vita”.
Leonardo Pieraccioni: “Ho iniziato e non avevo una mia personalità. Sceso dal palco mi diceva te sei forte e speravo avesse ragione. I talent scout sono quelli, che si accorgono di uno bravo. E lui se ne accorgeva prima che uno diventasse bravo e non era consapevole di diventarlo”.
Giorgio Panariello: “Se ne va un pezzo della mia vita, importante per tutti noi e per me in maniera particolare. Mi ha fatto anche un po’ da padre. Quello che ti sprona di aiuta, ti sostiene ma anche ti sgrida. Non era il manager distaccato, era diventato un’artista e feci la sua imitazione”.
Un abbraccio e tante condoglianze alla moglie Anna, ai figli Silvio ed Elena, alla nuora Silvia, ai parenti tutti e alla grande famiglia della Vegastar.