REDAZIONE CRONACA

Festa della Repubblica: 75esimo anniversario. "E' tempo di unirsi"

Le celebrazioni in tutta Italia. Il presidente della Repubblica Mattarella all'Altare della Patria

Le Frecce Tricolori a Firenze (Fotocronache Germogli)

Firenze, 2 giugno 2021 - Sono trascorsi 75 anni dalle elezioni che dettero le fondamenta all'Italia moderna, con la scelta degli italiani tra monarchia e repubblica e l'elezione dell'assemblea costituente. La vittoria della repubblica fu un momento fondamentale dell'Italia che usciva distrutta dalla guerra. Milioni di italiani, pur provati da anni durissimi, si recarono alle urne per un 2 giugno 1945 di speranza e di voglia di ripartire. 

Giani: "E' tempo di unirsi"

"È tempo di avvicinarsi. Non di allontanarsi - dice su Facebook il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - È tempo di riunirsi. Non di dividersi. E di ritrovarsi insieme dalla stessa parte della storia. Dalla parte dei diritti e delle libertà. Perché il 2 giugno 1946, proprio scegliendo la Repubblica sulla Monarchia e votando la Costituente dopo un ventennio senza elezioni, iniziò la ripresa e il rilancio del Paese. Che oggi sia una nuova rinascita, allora".

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La cerimonia a Firenze

A Firenze le celebrazioni per il 75° anniversario della Repubblica Italiana sono iniziate stamattina in piazza dell'Unità Italiana con la deposizione della Corona in onore ai Caduti, alla presenza delle principali autorità cittadine. Dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica, il prefetto di Firenze, Alessandra Guidi, nel proprio intervento, ha sottolineato "lo sforzo congiunto che questi mesi di pandemia hanno richiesto a tutti gli attori del territorio a tutela di beni fondamentali come la sicurezza personale e collettiva, le libertà individuali, la legalità e i diritti civili e sociali". "Penso alle donne, ai minori ed ai giovani in generale - ha evidenziato il prefetto Guidi - ai lavoratori e alle lavoratrici, a tutti i soggetti che condizioni oggettive di bisogno e difficoltà possono esporre a più forte rischio di compromissione della sfera dei diritti fondamentali di salute, di sicurezza, di rispetto della dignità umana. E so di dirlo in un territorio che ha fatto di questi diritti la propria cifra distintiva".

Niente parata a Roma

I problemi legati al covid, che pure è ai suoi minimi storici in Italia, non consente neanche quest'anno la parata del 2 giugno delle forze armate a Roma. Un momento sempre molto amato dalla gente ma che appunto non potrà aver luogo. 

Il 2 giugno a Firenze

A Firenze le celebrazioni per il 75° anniversario della Repubblica Italiana sono iniziate stamattina in piazza dell'Unità Italiana con la deposizione della Corona in onore ai Caduti, alla presenza delle principali autorità cittadine. Dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica, il prefetto di Firenze, Alessandra Guidi, nel proprio intervento, ha sottolineato "lo sforzo congiunto che questi mesi di pandemia hanno richiesto a tutti gli attori del territorio a tutela di beni fondamentali come la sicurezza personale e collettiva, le libertà individuali, la legalità e i diritti civili e sociali". "Penso alle donne, ai minori ed ai giovani in generale - ha evidenziato il prefetto Guidi - ai lavoratori e alle lavoratrici, a tutti i soggetti che condizioni oggettive di bisogno e difficoltà possono esporre a più forte rischio di compromissione della sfera dei diritti fondamentali di salute, di sicurezza, di rispetto della dignità umana. E so di dirlo in un territorio che ha fatto di questi diritti la propria cifra distintiva".

Le parole del presidente Mattarella

"La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, segnava anch'essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine". A dirlo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo saluto in apertura del concerto in onore del corpo diplomatico, eseguito dall'Orchestra nazionale di Santa Cecilia, in occasione della Festa della Repubblica.

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"La rinuncia alla guerra resta forte"

"Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d'Europa, i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre vi siamo riusciti. Ma la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte. E' un disegno incompiuto, per il quale moltiplicare gli impegni comuni. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana", ha aggiunto il presidente della Repubblica.

Casellati: "Riscoprire orgoglio di essere italiani"

"Riscoprire l'orgoglio di essere italiani è l'augurio che oggi voglio condividere con voi. Perché in quell'orgoglio c'e' tutto il cuore di un popolo che, dopo un anno di paure e fragilità per il covid, vuole tornare a sorridere, ad abbracciarsi, ad investire nel futuro con fiducia e speranza". Lo ha detto la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel videomessaggio in occasione della Festa della Repubblica.

Google, spunta il doodle

E per la Festa della Repubblica, a 75 anni dalla scelta degli italiani, c'è l'omaggio di Google con un doodle dedicato: cliccando, si viene rimandati a una scheda con tutte le informazioni su questa importante giornata. 

Fico: "Valori repubblicani sono la guida"

"Il 2 giugno di 75 anni fa 12 milioni di italiani scelsero la Repubblica. Le donne e gli uomini del nostro Paese in quella giornata elessero anche l'Assemblea Costituente, che elaborò la nostra Carta fondamentale, punto di riferimento imprescindibile per tutti. Quel voto rappresento' la vittoria di chi aveva contrastato la dittatura fascista e combattuto il nazifascismo durante la Resistenza". A ricordarlo è il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in occasione della Festa della Repubblica. "Fu una cesura netta con la monarchia compromessa con il fascismo e fu l'espressione della determinazione degli italiani di non essere piu' sudditi ma cittadini attivi. Il 2 giugno segno' anche per la prima volta, nella storia d'Italia, l'esercizio, ad elezioni politiche, dell'elettorato attivo e passivo delle donne. Ventuno di loro furono elette all'Assemblea Costituente, a compimento di un processo che aveva visto le donne contribuire in misura determinante alla liberazione del Paese", prosegue.

Le celebrazioni nelle prefetture

Nelle prefetture italiane oggi si celebra la festa della Repubblica. Con un appuntamento tradizionale: quello della nomina dei cavalieri della Repubblica, personalità locali che si sono distinte nel campo delle lettere, delle scienze, delle arti e dell'economia. 

Lo speciale sul sito del Viminale

In occasione della Festa della Repubblica è on line sul sito del ministero dell'Interno lo speciale "gli italiani chiamati alle urne" per ricordare il 2 e 3 giugno di 75 anni fa in cui milioni di cittadini, uomini e donne, furono chiamati a scegliere la forma istituzionale del Paese, tra monarchia e repubblica, e ad eleggere l'Assemblea Costituente incaricata di scrivere la nuova Costituzione. Convocazione dei comizi elettorali, circolari del ministero dell'Interno ai Prefetti sulle procedure elettorali, istruzioni per l'organizzazione delle operazioni di voto, manifesti nei seggi e altri documenti selezionati dall'archivio storico del servizio elettorale del Viminale. On line anche un video dell'istituto Luce che in meno di cinque minuti racconta i momenti di quella storica tornata elettorale.