MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

15 novembre, mancano 40 giorni a Natale: in Toscana è già festa tra luci e nevicate finte

Gli appuntamenti tra tradizione e novità: torna il mercatino tedesco a Santa Croce, Empoli sarà imbiancata di una grande nevicata artificiale e ad Arezzo statue a grandezza naturale riproducono il Presepe di Greggio

Il mercatino tedesco a Firenze; Empoli città del Natale

Il mercatino tedesco a Firenze; Empoli città del Natale

Firenze, 15 novembre 2024 – Inizia il conto alla rovescia al Natale: mancano 40 giorni e la Toscana si prepara a festeggiare in grande stile. Empoli apre i festeggiamenti il 16 novembre alle 18:30 con l’accensione del “Grande Albero di Natale” in Piazza Farinata degli Uberti, alto 17 metri e arrivato direttamente da Londra. Seguirà la Grande parata per il centro storico e la grande nevicata artificiale. Empoli Città del Natale prevede poi l’accensione delle luminarie del centro storico, e per ammirarle decorazioni e allestimenti torna il trenino turistico. Tutto pronto anche per Arezzo Città del Natale, la rassegna di eventi che dal 16 novembre al 6 gennaio, ogni fine settimana, vestirà a festa il centro storico toscano. Tante le attrazioni: il “Prato”, grande area verde che domina la città, si trasforma nel “Bosco delle emozioni”. Qui viene realizzata una delle istallazioni luminose più originali e grandi d’Italia: oltre 640mila luci led illuminano ben 8mila metri quadrati di questo giardino storico offrendo spettacolari giochi di luce a bassissimo impatto energetico. Tra le novità più attese la “Piazzetta del vischio”, uno spazio di luce che si spalanca nel bosco del “Prato” offrendo ai visitatori la possibilità di esprimere le loro emozioni. Tornano poi la pista del ghiaccio e la ruota panoramica e si accende “Il mercato delle arti” con tante proposte di artigianato e artigianato artistico perfette per chi cerca un dono esclusivo. La monumentale Fortezza Medicea ospita “Natale in Fortezza”: gli spazi architettonici si vestono di magia per accogliere la “Casa di Babbo Natale” (fino al 24 dicembre): oltre 10.000 metri quadrati di divertimento per un percorso unico dove si potranno incontrare il grande vecchio coi suoi elfi, tra giochi, installazioni, il Planetario, il Villaggio Lemax e tante sorprese. Tra le attrazioni inedite anche l’esposizione di alcuni quadri del Presepe di Greggio: statue a grandezza naturale che riproducono le scene affrescate da Giotto nella Basilica di San Francesco di Assisi saranno allestite in alcuni luoghi simbolo della città. Tra le attrazioni più attese c’è il mercatino ‘tedesco’ che torna in piazza Santa Croce a Firenze dal 23 novembre. Il Weihnachtsmarkt è meta privilegiata di fiorentini e turisti dove respirare, tra i vari stand, le atmosfere tipiche del Nord Europa. C’è grande attesa dunque per quello che è il periodo più magico dell’anno. Un’attesa che però, sul posto di lavoro, potrebbe nascondere delle insidie. “Quanto manca a Natale?” Forse non ci rendiamo conto che questa domanda circola tra molti lavoratori sin dal rientro dalle ferie estive. Il periodo delle vacanze è indubbiamente un momento piacevole e positivo, ma perché i lavoratori sentono così tanto il peso del rientro? Forse non stanno così bene sul posto di lavoro. Questo è quello che si sono domandati in Amajor Spa Società Benefit, che, per rispondere al quesito, ha rilevato tramite un algoritmo matematico il livello di benessere delle aziende del nord Italia. Con un questionario anonimo elaborato dall’HR Company Amajor, somministrato tramite una piattaforma digitale, la Società Benefit della provincia di Padova è stata in grado di rilevare un indice, oltre che qualitativo, anche quantitativo delle diverse aree che incidono sul benessere dei lavoratori. Un lavoro che ha fatto emergere come la gestione delle persone e l’etica siano quasi sempre correlate a un clima positivo per il 95% dei casi analizzati. Questi aspetti vengono supportati da una buona comunicazione tra imprenditore e lavoratori. Ma su 100 aziende del nord Italia per l’82% gli investimenti aziendali vengono fatti su ambienti e strumenti, concentrandosi sul materiale e dimenticandosi del benessere delle persone. Questo cosa significa? Secondo Eros Peronato, Ceo di Amajor: “Siamo troppo concentrati a creare ambienti tecnologici e di design che colpiscono senza dare valore alle cose importanti: le persone. Sottostimiamo la forza del senso di appartenenza ad un gruppo”. Secondo il punto di vista di Amajor va bene quindi investire in tecnologie, ma senza trascurare la cura del benessere aziendale e quindi la responsabilità di impresa, le uniche in grado di generare nelle persone un senso di appartenenza ad un gruppo professionale.