REDAZIONE CRONACA

Fine vita, è morta Gloria: era in attesa del farmaco per il suicidio assistito

La donna, fiorentina di 70 anni, era affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco)

Il consiglio regionale affronterà oggi, 10 febbraio 2025, la discussione sul suicidio assistito.

Il consiglio regionale affronterà oggi, 10 febbraio 2025, la discussione sul suicidio assistito.

Firenze, 10 febbraio 2025 – Gloria è morta. Il decesso è avvenuto ieri pomeriggio, domenica 9 febbraio. Gloria, una donna fiorentina di 70 anni, era affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). Dopo un ulteriore peggioramento aveva iniziato la sedazione palliativa il venerdì pomeriggio.

Le notizie dall'Associazione Luca Coscioni

A darne notizia è l'associazione Luca Coscioni. «Dopo un ulteriore peggioramento aveva iniziato la sedazione palliativa il venerdì pomeriggio. Gloria avrebbe voluto restare lucida fino alla fine, aveva previsto nel suo testamento biologico questa ultima opzione solo in caso di peggioramento grave. Aveva chiesto di poter accedere al suicidio assistito, ma le sue legittime richieste sono state ostacolate dalla azienda sanitaria locale».

Percorso verso il suicidio medicalmente assistito

Nel febbraio 2024, la donna aveva avviato presso la Asl Toscana Centro il percorso per ottenere l'accesso al suicidio medicalmente assistito, garantito in Italia dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. Nei mesi successivi, la commissione medica multidisciplinare aveva accertato che la 70enne possedeva tutti i requisiti previsti dalla legge per accedere alla procedura. Tuttavia, nella relazione finale non erano indicati il farmaco letale, il suo dosaggio e la metodica di autosomministrazione.

Difficoltà burocratiche e legali

Il 10 giugno è stata inviata alla Asl una lettera di messa in mora e diffida per chiedere la conclusione della procedura. Dopo cinque mesi dalla richiesta iniziale era stato approvato il protocollo medico ma non la fornitura dei farmaci e materiali. In assenza di risposte positive, la donna con la sua difesa legale aveva fatto ricorso al tribunale per chiedere la condanna dell'azienda sanitaria all'erogazione del farmaco e della strumentazione necessaria all'autosomministrazione. Il procedimento era ancora in corso.

Tematiche di discussione regionale

Una morte che arriva alla vigilia della discussione in Consiglio regionale della Toscana della proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. Gloria aveva costruito la sua vita con scelte libere e consapevoli. Quando la malattia le ha tolto progressivamente il respiro e la libertà di vivere dignitosamente, ha scelto di voler decidere anche sul proprio fine vita.

Gloria era assistita dall’avvocata Filomena Gallo e dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni. “Negare la fornitura dei farmaci, reperibili in Italia solo nel circuito ospedaliero, significa violare la volontà della persona, disapplicare il giudicato costituzionale e creare nuove discriminazioni,” ha dichiarato Filomena Gallo.

L'importanza di una legge regionale

Questa situazione dimostra quanto sia urgente una legge regionale che garantisca tempi certi e procedure chiare per il Servizio sanitario regionale per la verifica delle condizioni della persona malata. La storia di Gloria evidenzia l’importanza della campagna “Liberi Subito” promossa dall’Associazione Luca Coscioni, che propone leggi regionali per regolamentare il percorso di suicidio assistito, garantendo tempi certi e procedure trasparenti.

In assenza di leggi regionali che indichino in quanto tempo le verifiche devono essere effettuate e la fornitura del farmaco assicura, persone come Gloria potrebbero non veder rispettata la loro volontà nella scelta del fine vita. La Toscana deve approvare regole per impedire che ciò si ripeta,” ha concluso Filomena Gallo.